Chibok – Il Presidente della Nigeria, Johnathan Goodluck, è pronto a riprendere in mano la situazione per quanto riguarda le oltre 200 studentesse rapite in una scuola sotto gli occhi del personale scolastico. Infatti, il Capo di Stato nigeriano era stato accusato dall’opinione pubblica, ma soprattutto dalle madri delle giovani strappate alle proprie case, di non aver fatto abbastanza per impedire che il tragico episodio avesse luogo. In particolare, sembra che Goodluck abbia lasciato proliferare il terrorismo nel Paese tanto che lo scorso 14 aprile l’estremista Boko Haram ha potuto prelevare indisturbato addirittura due centinaia di ragazze da una scuola della regione del Chibok, nello Stato nigeriano del Borno.
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Di recente, tuttavia, il Presidente Goodluck ha dichiarato di sapere dove sono state portate le giovani rapite: pare che alcuni agenti delle forze dell’ordine nigeriane ne abbiano avvistate. Il politico ha reso noto che verranno fatti i dovuti controlli nell’area in questione, per salvare le studentesse prima che la situazione degeneri ulteriormente. Intanto, dalla Francia il presidente Francois Hollande ha fatto presente a Goodluck la pericolosità di Boko Haram, se lasciato libero di agire a proprio piacimento.
Il terrorista potrebbe, infatti, costituire una minaccia non solo per l’Africa occidentale, se decidesse di spostare la zona di proprio interesse verso l’Europa e soprattutto se diventasse così potente da riuscire a formare una propria forza militante di significativa importanza. “Ho suggerito, con il Presidente nigeriano Goodluck Jonathan, di tenere un incontro con i paesi confinanti con la Nigeria”, ha dichiarato Hollande, affermando di attendere una conferma da parte del politico, ma non solo.
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Di fatto, Parigi ha ben pensato di riunire in questo meeting anche i Capi di Stato di Ciad, Camerun, Niger e Benin, oltre alle rappresentanze di Usa, Regno Unito ed UE. Oggetto della conferenza sarà proprio l’offensiva del terrorista Boko Haram e le strategie da attuare per limitarne il raggio d’azione. Anzitutto, però, bisogna riportare alle loro case le 200 studentesse rapite dall’uomo, operazione con la quale il Capo di Stato nigeriano otterrà nuovamente la fiducia dei leader mondiali e della popolazione sotto la sua responsabilità.