I treni regionali sono pronti, ma i cittadini dovranno aspettare almeno fino al 2016 per poterci viaggiare: accade in Francia, dove il governo dovrà spendere altri 50 milioni di euro per ridimensionare i binari sui quali transiteranno i nuovi convogli. Questo, perché chi li ha appena sfornati non ha considerato le giuste misure di larghezza di ciascun vagone e quindi i treni per i quali sono già state spese diverse decine di milioni di euro non possono essere impiegati. Non è così semplice rimediare a quest’inconveniente: anche tralasciando i 50 milioni che saranno necessari per allargare le banchine, l’inutilizzo dei nuovi convogli comporterà comunque un costo non indifferente.
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Questo, in termini di perdita del denaro che, in realtà, il governo avrebbe dovuto recuperare proprio dall’afflusso dei cittadini francesi nella nuova linea regionale. A riportare la notizia è stata la rivista satirica Canard Enchainè, secondo la quale gli enti che si occupano della viabilità ferroviaria non saprebbero contro chi puntare il dito. La costruzione dei nuovi treni è a carico della RFF, responsabile delle infrastrutture ferroviarie, eppure il portavoce della società dà la versione dei fatti che meglio ne difende l’operato. “Quando si compra una macchina, ci possono essere dei lavori da fare per farla entrare là dove bisogna parcheggiarla”: è stato dichiarato ai media francesi.
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Si tratterebbe, insomma, della prassi per ogni cambiamento di questo tipo ed in virtù di ciò è proprio la RFF ad annunciare che le banchine da adattare alle nuove dimensioni dei treni regionali sono già cantiere dei lavori necessari. Opera che, comunque, non potrà finire prima del 2016, secondo quanto previsto dalla società. L’episodio, non l’unico in Francia, ha richiamato l’attenzione dell’europa sull’inefficienza dei mezzi nazionali. Proprio a tal proposito, il sottosegretario ai Trasporti si è totalmente dissociato da quanto accaduto, un evento “comicamente drammatico“, commenta.