BEFFA PER BERLUSCONI – Come se non bastassero i risultati decisamente deludenti che Silvio Berlusconi ha raccolto alle Europee (dove ha raggiunto solo il 16,67% delle preferenze elettorali), ecco arrivare anche la beffa. Infatti, Forza Italia non ha ricevuto nessuna preferenza nel seggio numero dieci di Cesano Boscone. Fin qui niente di particolarmente sorprendente, se non fosse che questa sezione è quella istituita all’interno della Sacra Famiglia, la struttura in cui l’ex premier Silvio Berlusconi sta svolgendo da un mese l’affidamento in prova ai servizi sociali, così come stabilito dal tribunale di sorveglianza di Milano.
Berlusconi, tra le varie regole da rispettare, ovviamente ha dovuto astenersi dal fare campagna elettorale all’interno dell’Istituto. Il risultato è stato impietoso: zero voti a Forza Italia e solo cinque per Carmine Fabio Raimondo, il candidato sindaco del centrodestra, sostenuto anche da Lega e Fratelli d’Italia. La maggioranza dei voti in questo seggio è andata al candidato di centrosinistra, Alfredo Simone Negri, a cui sono andati diciannove voti: una vera e propria beffa. Tuttavia, il coordinatore di Cesano Boscone, Bruno Dapei, è subito intervenuto sulla vicenda, ricordando che “Forza Italia in quel seggio è il secondo partito più votato sia alle europee sia alle comunali”, con la bellezza di cinque voti.
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CAOS NEL CENTRO DESTRA – La notizia fa sorridere in un clima davvero infuocato per Forza Italia e per tutto il centrodestra italiano. Alle Europee Meloni e Fratelli d’Italia non sono riusciti a raggiungere la soglia del 4%, mentre il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano non è andato oltre il 4,6%. L’unico a esultare è Matteo Salvini, a cui va il merito di aver rifondato e dato credibilità alla Lega, ottenendo oltre il 6% dei consensi e diventando il principale interlocutore di Berlusconi per ridisegnare il futuro della Destra. Infatti, proprio oggi il Cavaliere si è recato a firmare due referendum delle Lega: il progetto di Forza Italia è quello di riavvicinarsi al partito di Salvini e di riunire in un’unica coalizione anche i “dissidenti” di Fratelli d’Italia e Nuovo Centro Destra. Tuttavia, Alfano non sembra molto convinto e rilancia: “Non ci sono condizioni per una riunificazione con Forza Italia”.
Ma intanto scoppia il caos anche all’interno del partito: Raffaele Fitto, forte del suo successo personale con 284.547 preferenze nella circoscrizione Sud, chiede le primarie all’interno di Forza Italia, unendosi agli appelli di altri parlamentari tra cui Maria Stella Gelmini. Nel pomeriggio, Berlusconi striglia i suoi: “Basta parlare dei miei figli, resto io il leader di Forza Italia. Ma servono soldi per il partito, almeno 30 milioni di euro. Siamo con l’acqua alla gola”.
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