Trento – Si è tuffato nel lago di Caldonazzo, cittadina provinciale, per mai più riemergere: Simone aveva solo 18 anni e si era recato sul posto con una comitiva di amici per passare un’altra giornata calda di quest’estate 2014. Poi, è andato ad immergersi in acqua accanto ad un lido vicino, ma non è risalito in superficie. Dopo alcuni secondi d’attesa, gli amici di Simone hanno capito che stava impiegando troppo tempo sott’acqua ed hanno capito che doveva essergli successo qualcosa.
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Subito sono accorsi dall’amico, che versava in uno stato critico fin da subito: il 18enne di Ronchi Valsugana non è stato salvato nemmeno dall’intervento dell’eliambulanza del 118, che l’ha trasportato all’ospedale di Trento non appena giunta sul posto. Prima, però, bisognava assicurarsi che Simone potesse reggere il tragitto, così i sanitari hanno tentato per un’intera ora di rianimarlo. Pian piano il giovane stava lasciando questo mondo e non c’era più nulla da fare per lui.
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Il personale medico ha comunque provato a portarlo al pronto soccorso del capoluogo, dov’è morto. Intanto, al lago di Caldonazzo accorrevano anche vigili del fuoco e carabinieri: apparentemente Simone sarebbe morto senza alcuna ragione, un malore inspiegabile lo avrebbe strappato alla vita così in fretta da rendere inutile ogni tentativo di salvargli la vita. La morte di Simone è stata, comunque, attribuita all’annegamento, anche se sono in corso maggiori accertamenti sul caso.