One Direction, l’altra faccia della platea: padri tristi ai concerti

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Volti in lacrime, urla di giubilo, fan strepitanti che cantano a squarciagola le loro canzoni: è questo il classico scenario da concerto, quando teenager impazzite raggiungono il palco, chiamando a gran voce i loro beniamini, che hanno una sola, grande responsabilità: regalare emozioni alle loro fan attraverso la propria musica. Succede questo anche durante i concerti della boy band degli One Direction, resi famosi dall’ edizione britannica di X-Factor ed entrati subito nell’ Olimpo delle sette note grazie proprio al calore delle loro seguaci più accanite: le “Directioners”, quasi sempre minorenni, quasi sempre accompagnate, durante gli show da sold-out dei cinque anglo-irlandesi dal volto pulito, da genitori più devoti alle proprie figlie che alla “macchina da soldi” rappresentata dal simpatico quintetto.

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Se pensate che a nessuno importi cosa sentono i genitori delle estasiate seguaci degli One Direction mentre le adorate figliolette intonano gli ultimi successi dei loro idoli, beh, potete ricredervi. Il sito sadanduseless ha infatti postato on-line delle immagini esclusive che ritraggono i  “poveri” genitori, intenti a reggere il “moccolo” alla propria progenie. Gli scatti, provenienti da diverse date del tour della band, ritraggono i papà delle “Directioners” in atteggiamenti non proprio entusiastici. Foto che svelano l’ altro lato di questi eventi, forse quello più tragicomico e che mettono in evidenza lo straordinario spirito di sacrificio dei genitori di tutto il mondo, disposti a sottostare a qualunque “compromesso” pur di  vedere felici le proprie figlie, anche solo per un paio d’ ore.

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Sguardi assenti, volti annoiati, che tradiscono non solo l’ età dei poveri padri, ma anche l’ enorme salto generazionale tra la loro “epoca” e quella delle proprie figlie.  Belli i tempi di Woodstock, quando la musica simboleggiava il cambio di un’ era, quando le canzoni lanciavano un chiaro messaggio, fosse esso di pace, politico, di rivoluzione. Oggi gli artisti raccontano l’ amore, il sesso, l’ amicizia, spesso senza sapere neanche di cosa stiano parlando. E mentre le ragazzine cantano, tentando di porgere la mano ai propri beniamini, i padri leggono, si isolano, assistono impotenti all’ “evoluzione” del genere umano, che raggiungerà il suo apice forse proprio al ritmo delle canzoni targate One Direction. Speriamo, per questi “padri-coraggio”, che la tortura finisca presto.