Cagliari, ricatto choc di un docente: “Sesso in cambio di voti”

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Cagliari – Una vicenda torbida e dai contorni inquietanti quella emersa a Cagliari, nel corso di accurate indagini per incastrare un professore dedito, più che alla didattica, alle pratiche a luci rosse. Peccato che il docente, un 47enne di “istanza” presso l’ Istituto Magistrale “Eleonora D’ Arborea” del capoluogo sardo, avesse pensato bene di coinvolgere nei suoi “giochini”, loro malgrado, delle innocenti studentesse di età compresa tra i 15 e i 18 anni. L’ espediente, tanto semplice quanto squallido, era sempre lo stesso: barattare prestazioni sessuali in cambio di voti “gonfiati” in matematica e fisica, discipline insegnate dal sedicente educatore.

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LEZIONI DI SESSO.  Nel mirino degli inquirenti è finito il professore Marcello Melis che, in un lungo lasso di tempo compreso tra il 2005 e il 2011, avrebbe approfittato della sua posizione di docente per molestare, con sms spinti e ricatti espliciti, almeno una decina di studentesse. La denuncia sarebbe partita circa tre anni fa, quando i genitori delle malcapitate avrebbero iniziato a rendersi conto delle pressanti avances del professore-orco alle proprie figlie. Melis parlava alle studentesse di Cagliari più di sesso che di matematica, non lesinando particolari piuttosto intimi, quali l’ importanza della pillola del giorno dopo nonché l’ immancabile richiamo a frustini, manette ed espedienti tipici dei rapporti sadomaso.

Tutto questo materiale il 47enne lo custodiva gelosamente all’ interno della sua abitazione, nella quale viveva assieme alla sua compagna, all’ interno del quale è stato trovato un “arsenale” degno di un ninja: due pistole e un fucile ad aria compressa legalmente detenuti, una katana e munizioni da armi da fuoco non dichiarati. Immancabili il materiale a chiaro stampo erotico rinvenuto sul PC dell’ imputato e la “camera oscura”, un piccolo set fotografico adibito dal professore di Cagliari per realizzare scatti compromettenti da inserire nel suo personale portfolio.

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SCABROSI SEGRETI. A rendere ancora più allucinante la vicenda che vede protagonista il professore di Cagliari è la testimonianza choc di una studentessa omosessuale, costretta ad avere un rapporto con Melis nello stesso Istituto che frequentava abitualmente tutti i giorni. La giovane ricorda ancora con terrore l’ atto immondo compiuto dal suo docente al quale aveva confidando, credendo nella sua buona fede, la propria inclinazione sessuale. Melis, invece di sostenerla in un percorso così difficile, ha barattato il suo silenzio in cambio dell’ ennesimo “favore”, consumato tra le quattro mura di un’ aula, mentre una seconda allieva faceva da “palo” alla porta. A nulla sono servite le lacrime della studentessa: il “mostro” di Cagliari non si è fermato fino a che non ha raggiunto il suo personale appagamento.

Marcello Melis, arrestato nella giornata di ieri, è attualmente posto agli arresti domiciliari. Il Gip del Tribunale di Cagliari Giorgio Altieri ha accolto la richiesta del PM Rita Cariello, ritenendo Melis capace di reiterare il reato e di inquinare le prove. Il professore di Cagliari avrebbe collaborato con gli investigatori, tentando di allentare la tensione con battute, ovviamente di dubbio gusto. Stando ad ulteriori dichiarazioni, il docente avrebbe persino giurato vendetta per le sue intricate vicende giudiziarie. Vicende che, però, non gli avrebbero impedito, nello scorso anno scolastico, di cercare di reperire numeri di telefono ed indirizzi e-mail delle proprie studentesse.