Domnica Cemortan, ultimatum a Schettino: “Dì la verità o…”

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Rediviva Domnica. La Cemortan, nota al Mondo per essere stata il “flirt” di quel Francesco Schettino balzato agli onori della cronaca per aver causato, quel maledetto 13 gennaio 2012, il naufragio della Costa Concordia, torna a parlare di quella sciagurata notte. Lo fa nel modo più “mediatico” possibile – tramite la sua pagina Facebook, in barba al buon gusto e alla discrezione – minacciando il Capitano di svelare delle verità, a sua detta, choccanti su quella notte. L’ ultimatum “social”, partito lo scorso 24 settembre, scade domani. La bionda hostess della Concordia, ovviamente, non lascia trapelare molti dettagli prima della scadenza del “ricatto”, ma svela qualche retroscena al noto magazine “Oggi”. Amore per la verità o nuovo, pessimo trampolino di lancio verso la notorietà?

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MISTERO SUL PONTE 11. “Hai solo sei giorni di tempo per dire la verità. Solo sei giorni!”. Così Domnica Cemortan ha tuonato sul proprio profilo Facebook, giurando di rivelare tutti i retroscena legati al tragico disastro della Costa Concordia, che costò la vita a ben 32 persone, tra passeggeri e personale di bordo. Senza sbottonarsi troppo, Domnica anticipa al giornalista di “Oggi” un’ indiscrezione che getterebbe nuove ombre, qualora non ce ne fossero a sufficienza, sulle capacità di leadership di Francesco Schettino. Un mistero legato ai secondi immediatamente successivi all’ annuncio di abbandono della nave dato dall’ ex Comandante della Concordia, al quale sarebbe seguita un’ ispezione di controllo sul ponte 11, per verificare la dritta della nave.

Nulla di strano, potremmo pensare, se non fosse per due piccoli dettagli: la scelta di quel determinato ponte e la selezione del personale da portare con sè sul nuovo “posto di controllo” – Domnica Cemortan stessa e il maitre della nave Ciro Onorato, entrambi non qualificati a gestire la delicatissima situazione d’ emergenza sopraggiunta in quelle ore. “Siamo saliti al ponte 11 – racconta la bionda Domnica – Ma cosa siamo andati a fare lassù? Il Comandante dice che doveva controllare il lato a dritta della nave, quello verso l’ isola. Siamo sicuri che la racconti giusta?”.

La donna continua: “Per vedere le condizioni della Concordia non aveva bisogno di salire al ponte 11, percorrendo tra l’ altro delle scale completamente buie, rischiando di cadere e scivolare a ogni scalino. Poteva farlo uscendo dalle alette sulla plancia comando, che sono fatte apposta per avere una visione sull’ esterno della nave. Se davvero si trattava di una missione tecnica, per valutare le condizioni della nave – conclude Domnica – perché il Comandante non si fece accompagnare da altri ufficiali o sottufficiali? Perché chiese di seguirlo solo a me, che mi occupavo di accogliere gli ospiti russi e a Ciro Onorato, il maitre, che a bordo si occupava di ristorazione? Cosa potevamo capire noi delle condizioni della nave?”.

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ULTIMATUM IN SCADENZA. Altri dettagli Domnica Cemortan non li fornisce, per non venir meno alla promessa fatta nel suo ultimatum social. E, diciamolo, anche per non veder svanire la sua “stella”, tristemente emersa dopo il disastro della Costa Concordia. Senza alcun rispetto per le vittime e per i suoi familiari, la misteriosa hostess moldava, la “pupa del boss” Schettino, è riemersa dalle ceneri come la Sfinge, portando con sé verità “epiche”. Siamo sicuri valga la pena ascoltarle ora? Siamo sicuri siano realmente importanti? Staremo a vedere.