ROMA – La moglie di Bosetti, l’uomo accusato per l’omicidio di Yara Gambirasio, ha deciso di rompere il silenzio ed esporre la propria versione davanti al pm. Di fronte ad esso l’ultima volta si era avvalsa la facoltà di non rispondere ed ora Marita Comi, con il marito in carcere da quattro mesi, ha deciso di controbattere alle accuse nei confronti di Bosetti durante la trasmissione di Canale 5 “Matrix”.
La donna è convinta che il marito sia innocente e che gli investigatori abbiano preso un abbaglio supponendo, oltretutto, che “l’assassino è ancora in giro”. Dalla notizia dello scorso 16 giugno le “è crollato il mondo addosso”, ed ora cerca di dare una spiegazione alle accuse rivolte al marito. Come mai Massimo è rimasto impassibile al momento dell’arresto? “Dalla faccia era sconvolto – racconta Marita -. Lui è muratore, stava gettando la soletta, era nel bitume fresco, non poteva scappare. L’hanno ammanettato subito e gli hanno detto: non parlare, non dir niente, non guardarci in faccia. Era sconvolto, non sapeva dove guardare, non era lui.
LEGGI ANCHE:Yara, il delitto diverrà fiction: Taodue prepara la cinepresa
Al momento dell’arrivo in caserma, Massimo Bosetti sentiva le urla della gente in strada che invocava la pena di morte. Marita, in tal proposito, ha commentato: “Mi è dispiaciuto per lui che li ha sentiti. Massimo mi ha anche detto che alcuni carabinieri hanno fatto la foto con il loro telefonino per farsi vedere con il presunto assassino”. I carabinieri, inoltre, quando arrivano a casa sua le dissero: “Lo sa che suo marito è Ignoto1?”. Dal quel momento è iniziato tutto.
Relativamente al biglietto trovato con scritti nomi di ragazze ed accanto dei numeri di cellulare, Bosetti ha sempre affermato che non si trattava di cellulari di donne ma di un modo per annotarsi il pin della carta di credito. “Ne ho anche io uno uguale scritto da lui”, ha affermato Marita aggiungendo che la vita di coppia era assolutamente normale. Secondo lei, Massimo non ha mai provato attrazione per le minorenni: “Se questo fosse accaduto, io avrei pensato prima di tutto a difendere le due bambine. No questa cosa io non l’avrei mai accettata”. Inoltre, in merito al sangue del marito trovato sul corpo di Yara, ha detto: “Non so spiegarmelo, lui ha detto che perdeva sangue dal naso, e questo è vero”. La situazione, comunque, resta in fase di stallo e per il momento ancora non si hanno certezze sul vero assassinio di Yara Gambirasio.
LEGGI ANCHE: Yara, Massimo Bossetti resta: il gip nega la scarcerazione