Zhenxiong – Morire a nove anni per aver fatto la pipì a letto. E’ questo l’ assurdo e drammatico destino di Kao, bimbo residente a Zhenxiong, nella provincia dello Yunnan, la cui vita è stata stroncata in maniera tanto folle quanto sadica da suo padre. La terribile storia che VNews 24 sta per raccontarvi si svolge in Cina, Nazione ricca di cultura, vivacità ma anche di controverse contraddizioni e certamente non estranea ad tutti i problemi che caratterizzano e tormentano l’ uomo europeo od occidentale in genere, primo fra tutti la mancanza di lavoro.
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RABBIA INSPIEGABILE. La straziante storia che viene dalla Cina vede protagonista una famiglia-tipo, con tutte le problematiche del caso. Il capofamiglia, il 39enne Tang Minghua ha perso in un colpo solo moglie e lavoro: la donna, infatti, lo aveva da poco lasciato portando via con sé il figlioletto della coppia e lasciando la piccola vittima, nata da una precedente relazione del killer, sola con il suo aguzzino. Questo evento, unito alla disoccupazione mal gestita dall’ uomo,hanno accentuato notevolmente lo stato depressivo di Tang Minghua, che aveva mal pensato di affogare i propri dispiaceri nell’ alcol, sfogando poi tutta la sua frustrazione sul figlio Kao.
Nonostante il tesissimo clima che si respirava in casa Minghua, nulla faceva però presagire che nella grande Cina si potesse consumare un delitto così efferato. La cosa più grave è che tale gesto sarebbe stato dettato da futili motivi: Kao avrebbe, infatti, pagato con il sangue un “vizio” tipico dei bambini della sua età, ovvero fare la pipì a letto. Il piccolo sarebbe andato a letto senza passare prima dal bagno: questo rifiuto di Kao avrebbe scatenato un’ accesa discussione tra il bimbo e suo padre. Nel corso della nottata, il “fattaccio”: il bambino non sarebbe stato capace di trattenersi, facendo la pipì a letto. Tanto sarebbe bastato a papà Tang per scatenare la sua ira funesta contro il figlioletto di 9 anni, in Cina.
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EVIRATO. Resosi conto del piccolo “incidente di percorso” del piccolo Kao, il 39enne ha perso subito le staffe, scatenando la sua ira funesta contro il piccolo. Afferrato nervosamente un machete, Tang Minghua ha dapprima sgozzato il bimbo per poi inveire con ferocia inaudita sul suo corpicino. Kao è stato letteralmente “straziato” dai colpi del padre, che non ha esitato ad evirare il sangue del suo sangue, quasi a volerlo punire per la sua “disobbedienza”. A scoprire il cadavere del piccolo Kao, i vicini di casa dell’ uomo che, visibilmente sotto choc, hanno immediatamente avvertito le autorità locali. Un delitto d’ impeto, che ha lasciato l’ intera Cina sotto choc e che non può e non deve avere alcun tipo di giustificazione logica.