Lo slittamento del pagamento della pensione dal primo al 10 di ogni mese previsto dal piano di stabilità sta creando una forte disapprovazione da parte dei sindacati e delle associazioni dei consumatori. Si tratta, secondo quanto affermano i segretari generali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil di “un vero e proprio accanimento nei confronti degli anziani”.
“La manovra non prevede alcun sostegno per i pensionati come l’estensione del bonus di 80 euro, ma li penalizza fortemente visto il rinvio del pagamento dell’assegno ed i tagli alle Regioni che comporteranno una riduzione dei servizi assistenziali e tagli alla sanità”. Il 5 novembre sarà la giornata di mobilitazione dei pensionato a Roma, Milano e Palermo durante la quale si chiederà al Governo di attuare una politica di sostegno per gli anziani.
LEGGI ANCHE: Sentenza definitiva per Pistorius: condannato a 5 anni
Intanto, secondo alcune fonti interne all’Istituto, l’Inps sarebbe pronto ad attuare la misura richiesta dalla norma con gradualità. Si prevede, infatti, che tutto avrà inizio il 1 gennaio 2015 e porterà un risparmio di circa 6 milioni di euro l’anno andando ad unificare i pagamenti per coloro che hanno sia pensione Inps che Inpdap.
“È davvero incomprensibile – ammette il segretario della Cisl, Annamaria Furlan – questa decisione estemporanea del Governo di spostare al dieci di ogni mese il pagamento delle pensioni, senza nemmeno considerare gli effetti negativi che una scelta del genere può comportare per milioni di pensionati”. Si tratta di un’altra presa in giro per i pensionati che sono già molto penalizzati. “Per questo Governo – ammette il segretario generale aggiunto Uil, Carmelo Barbagallo – i pensionati non esistono. Per loro, niente 80 euro, di rivalutazione delle pensioni e, ora, anche una norma che ritarda il pagamento dell’assegno pensionistico al 10 del mese. Queste scelte sono profondamente ingiuste oltre che errate da un punto di vista sociale ed economico”.
LEGGI ANCHE: Ospedali, sprechi ed inefficienza: persi 4 miliardi l’anno e reparti da chiudere
“Nel ddl di stabilità – afferma il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone – non ci sono misure a favore dei pensionati ma solo norme che li penalizzano come lo spostamento del pagamento delle pensioni al 10 del mese e i tagli alle Regioni che si ripercuoteranno sulla sanità e sui servizi assistenziali. Ci sono quasi sette milioni di pensionati sotto i mille euro al mese, devono pagare affitti, medicine, aiutano i figli. È una norma demenziale pensata da qualcuno che a fine mese ci arriva tranquillamente”.