Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi dovrà fare i conti con un altro problema. In base al ricompiuto dei prodotti interni lordi, e al relativo contributo Iva dovuto al bilancio del 2013, l’Italia dovrà versare altri 340 milioni euro nelle casse dell’Unione Europa entro il primo dicembre. Gli esiti non sono stati gli stessi per i vari stati e, quindi, ci si aspetta delle polemiche. Il Regno Unito, per esempio, dovrà versare 2,1 miliardi in più (un quinto del saldo, ndr). Secondo il Financial Times, David Cameron farà resistenza già al vertice di oggi a Bruxelles. Alla Francia, invece, verrà rimborsato un miliardo di euro, mentre alla Germania 779 milioni.
Tutte queste differenze provengono dal riequilibrio contabile. La Commissione, inoltre, ha spiegato che i numeri sono provvisori e potrebbero anche subire delle variazioni, ma l’Italia deve questo “pagamento” in quanto il pil risultava essere il meno bilanciato. La vicenda ha preso piede quando è stato visionato il metodo di calcolo dei pil. In particolare, sono state inserite una serie di attività illegali (traffico di droga, prostituzione, etc.), è stata riconsiderata la spesa utile per gli acquisti di armamenti e per la ricerca e sviluppo.
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L’Italia, visto quanto detto prima, ha visto incrementare il pil del 2013 di ben 59 miliardi di euro (+3,8%). Questo ha portato ad un miglioramento del rapporto debito/pil, facendolo scendere di 4 punti percentuali (da 132,6% a 127,9%), così come il deficit sceso al 2,8%. Il conto finale, seppur stiamo parlando di ottime notizie per la nostra economia, è salatissimo: 340 milioni di euro da pagare subito, in pratica un decimo dei risparmi messi da parte dal governo vista la trattativa in corso a Bruxelles.
Per concludere, il conto è stato presentato e le nazioni che hanno subito la peggio sono Italia e Regno Unito. Le risposte non si sono fatte attendere ed il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alle politiche europee Sandro Gozi ha chiesto di “approfondire metodo e risultati”. I risultati sono “inaccettabili” anche per David Cameron il quale ha chiesto una riunione d’urgenza per discutere del bilancio Ue.
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