Ebola, primo caso italiano: medico di Emergency contagiato in Sierra Leone

IL COMUNICATO DI EMERGENCY – In un comunicato, Emergency sottolinea come esistano rigidi protocolli volti a limitare il rischio di contagio di Ebola per i propri medici: “Tutto lo staff impiegato nel Centro di cura per i malati di Ebola di Emergency segue una formazione specifica sui protocolli di protezione per evitare il contagio e la diffusione del virus. Tuttavia, nessun intervento sanitario in un’epidemia così grave può essere considerato completamente privo di rischi”. Tuttavia,  per il rispetto della privacy del medico contagiato e della sua famiglia, Emergency non rilascerà altre dichiarazioni.

ZERO RISCHI PER LA COMUNITA’ – A tranquillizzare gli animi è Gianna Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore della Sanità, dove verrà ricoverato il medico contagiato: “Siamo già da tempo pronti a questa evenienza e lo Spallanzani di Roma è attrezzato per gestire al meglio la situazione”. Inoltre, Rezza ricorda come curare ed assistere un nostro connazionale colpito dall’Ebola rappresenti un dovere morale: “Meglio qua che in Sierra Leone. Si può assolvere tranquillamente a questo compito in tutta sicurezza”.