Loris, la prima notte in carcere della madre: “Lasciatemi sola”

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Veronica Panarello, mamma di Loris, è stata rinchiusa in una cella della sezione femminile del carcere di Piazza Lanza in completo isolamento e guardata a vista. La donna di 26 anni è stata incarcerata dopo l’accusa di omicidio nei confronti del figlio Loris Stival avvenuto il 29 novembre a Santa Croce Camerina. 

Veronica condotta in questura

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L’arrivo in carcere, avvenuto nella serata di ieri, è stato accolto dalle grida degli altri detenuti e da centinaia di persone che attendevano il suo arrivo nella piazza: “Assassina, devi morire”. In passato, la donna aveva già tentato due volte il suicidio e si teme che possa compiere atti di autolesionismo anche in cella.

Veronica Panarello, secondo le ultime informazioni, avrebbe rifiutato i pasti e passa tutto il tempo sulla branda affermando agli agenti della polizia penitenziaria: “Adesso voglio stare sola”. L’accusata sta attendendo che il gip di Ragusa decida per la revoca o la conferma dell’incarcerazione per omicidio aggravato e occultamento di cadavere e la sottoponga all’interrogatorio di garanzia che potrebbe avvenire nei prossimi giorni.

Durante l’interrogatorio di ieri, la mamma di Loris ha affermato: “Non è Loris quella sagoma che entra nel portone di casa. Non è la mia macchina, quella che passa nella via che porta al canalone del Mulino Vecchio. Non è vero che io dico bugie. Io ho sempre detto la verità. Sono pronta a collaborare, sto qui per collaborare, ma voi dovete credermi”. Poi un pianto disperato quando le hanno comunicato che non avrebbe fatto ritorno a casa.