Se l’ 11 settembre 2001 il Mondo civilizzato ha unito le forze per rivendicare la strapotenza economica di USA e non solo, attaccare Charlie Hebdo è come tentare di polverizzare la libertà di ogni singolo individuo. Parigi, motore della cultura, della moda e dell’ arte non resta però a guardare. I Francesi scendono in piazza, fiaccole e matite alla mano, a simboleggiare che, come il “martire” Charb, non si faranno mai piegare dall’ ignoranza dei fondamentalisti, che credono di fare il bene del “loro” Dio attraverso sacrifici di Suoi figli innocenti. Come funghi spuntano sul web hashtag, vignette commemorative, epitaffi in onore degli “eroi” di Charlie Hebdo, gladiatori nell’ arena dei terroristi, vincenti nonostante abbiano esalato l’ ultimo respiro senza neanche avere avuto la possibilità di potersi difendere. Ogni libertà è stata lesa, ma non estirpata dal cuore dei giornalisti e dei poliziotti caduti; siamo tutti dritti in piedi di fronte ai terroristi. Non abbiamo più paura. Siamo tutti Charlie Hebdo.