ISIS – La direttrice del sito che monitora l’attività dei jhadisti dell’Isis sul web (il Site, ndr), Rita Katz, riferisce il loro nuovo hashtag su Twitter: “Stiamo arrivando a Roma” (#We_Are_Coming_O_Rome). Il tweer è stato riportato direttamente dal Site e si può leggere anche la nuova minaccia dei jhadisti: “L’Isis a Roma, con la volontà di Dio”. Inoltre appaiono delle foto che mostrano mezzi armati con militanti a bordo muniti di passamontagna e bandiere dello Stato Islamico.
La preoccupazione è in continuo aumento specialmente dopo le parole del premier libico Abdullah al Thani il quale ha detto che i gruppi della Libia collegati all’Isis “continuano a diffondersi e a prendere nuove aree e le loro bandiere nere si possono vedere su Tripoli, Sabratha, Sirte e Ben Jawad”. Inoltre, in un’intervista lo stesso premier annuncia di non voler accettare nessuno dialogo con l’Isis neanche tramite una mediazione dell’Onu.
Al Thani ha infine aggiungo che “da circa un anno non riceviamo armi, munizioni o rifornimenti logistici per combattere questi gruppi” dopo l’embargo dell’Onu, ma ha comunque affermato che i raid aerei egiziani contro l’Isis stanno avvenendo “in pieno coordinamento con le leadership politiche e militari” facente capo al suo esecutivo posto a Tobruk.
Intanto l’Eni ha chiesto il rientro dei suoi dipendenti italiani in Libia. la decisione è stata presa dopo l’attentato all’Hotel Corinthia avvenuto alla fine dello scorso gennaio. Lo stato d’allerta area in Italia si è alzato notevolmente dopo un rapporto degli 007 in cui veniva riportata la presenza di alcuni aerei pronti a partire da Sirte per colpire il nostro Paese.
