Chemioterapia: mai più caduta capelli. Ecco la cuffia terapeutica

cuffia refrigerata

Il cancro è un male talvolta silente, che mette a dura prova il corpo e l’anima di chi ne è affetto. Numerose sono le correnti di pensiero circa le terapie da attuare per curare e sconfiggere questa patologia. Da sempre esiste il dibattito tra medicina tradizionale – che predilige le sempreverdi radio e chemio – e rimedi “alternativi”, terapia Di Bella in testa. La chemioterapia risulta essere il rimedio più utilizzato e, nello stesso tempo, più lesivo per il paziente oncologico: numerosi sono, infatti, gli effetti collaterali causati dal mix di farmaci iniettato per contrastare il tumore, tra i quali – non meno importante – quello della caduta parziale o totale dei capelli, un vero e proprio dilemma estetico e psicologico, soprattutto per i pazienti di sesso femminile.

Come contrastare questa devastante conseguenza da chemioterapia? La risposta potrebbe arrivare dall’Emilia Romagna. L’Ospedale Ramazzini di Carpi (Modena), infatti, ha sperimentato con successo su 88 pazienti oncologiche una particolare cuffia refrigerata, che abbassa la temperatura del cuoio capelluto a -4 gradi, riducendo l’effetto alopecizzante sulle pazienti affette da tumore per le quali è previsto il ricorso alla chemioterapia.
La cuffia Paxman – utilizzata anche negli ospedali di Parma ed Avellino – è stata adottata a Carpi due anni fa, nel day hospital oncologico del Ramazzini, grazie al contributo di ben 30mila euro raccolto dall’Associazione Malati Oncologici (AMO) di Carpi. La cuffia, che ha registrato un’ottimistica percentuale di successo compresa tra il 55 e il 62% tra le pazienti che l’hanno utilizzata, sfrutta il potere delle basse temperature per produrre una riduzione del flusso sanguigno ai follicoli piliferi, proteggendo così i capelli dalla distruzione provocata dai farmaci chemioterapici.
Soddisfatta dei numeri registrati dalla cuffia refrigerata Paxman Franca Pirolo, dell’Associazione Malati Oncologici di Carpi. “Esistono molti rimedi per nascondere agli altri la perdita di capelli dovuta alla chemioterapia. Il percorso che vive chi si trova ad affrontare una malattia come il tumore è tutto in salita”. Percorso doloroso, che solo un malato di cancro può conoscere profondamente, talvolta non compreso invece da chi vive la malattia dall’esterno, come spiega la Pirolo. “Ad occhi esterni la perdita temporanea dei capelli potrebbe sembrare il male minore ma chi ha vissuto questa esperienza sa che non è affatto così. Soprattutto per le donne”. Con questi numeri dalla sua parte, la cuffia Paxman potrebbe rappresentare una concreta speranza per tutti i pazienti oncologici. 

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