Roma – La veridicità di un’informazione è da sempre problema spinoso nell’ambito della stampa su carta e televisiva. Il proliferare di rubriche TV dedicate alla stretta attualità non ha facilitato le cose: alla ricerca dello “scoop del giorno”, reporter ed opinionisti rischiano di inciampare nella “bufala del secolo” o, peggio, di ricevere pesanti accuse che ne mettono a dura prova credibilità ed etica professionale.
La vicenda che ha visto protagonista una giornalista del noto talk-show Mediaset “Mattino Cinque” dimostra come le “fonti” possano talvolta contribuire al successo o al flop di una notizia sensazionale. Ma andiamo con ordine. Lo scorso 8 aprile la giornalista di “Mattino Cinque” Francesca Bastone aveva intervistato delle baby ladre del campo rom di Castel Romano. Ai microfoni della trasmissione condotta da Federica Panicucci e Federico Novella le due giovani borseggiatrici rom – 13 anni appena – avevano caldamente ammesso di rubare sfortunati passanti per sopravvivere piuttosto bene. “Rubiamo tutto, portafogli, soldi, guadagnamo mille euro al giorno e con quel denaro compriamo roba firmata. Vedi queste scarpe? Gucci? Queste sono vere, le abbiamo comprate, mica sono false…”, avevano ammesso in video le borseggiatrici rom in erba, senza temere le conseguenze di quelle dichiarazioni così scellerate.
“PAGATE PER MENTIRE”. Le ammissioni choc delle giovani ladre rom non sono finite qui. “Noi siamo della Bosnia, ma lì ci torniamo solo in vacanza – hanno sottolineato le ragazzine, che hanno aggiunto – Se rubiamo in Bosnia? No, è il nostro Paese, lì non rubiamo. Però siamo nate qua”. Asserzioni che avevano immediatamente acceso l’animo leghista di Matteo Salvini, allora ospite della puntata di “Mattino Cinque”. “Bisognerebbe radere al suolo i campi rom”, aveva tuonato il leader del Carroccio, scatenando una polemica di dimensioni gigantesche.
Polemica che sembra destinata a diventare infinita, soprattutto dopo il servizio “bomba” anticipato dalla trasmissione condotta da Michele Santoro, “Servizio Pubblico”. Secondo la troupe dello show in onda su La7, infatti, il servizio di “Mattino Cinque” non solo sarebbe “farlocco”, ma addirittura pilotato dalla stessa giornalista che ha curato l’intervista.
Sarebbero state le stesse baby ladre rom ad ammetterlo ai microfoni dell’inviato di “Servizio Pubblico”. “La giornalista di Mediaset – confessa una delle due ragazzine – mi ha fermato fuori da scuola e mi ha dato 20 euro per dire che, rubando, guadagno 900 euro al giorno”. Ammissioni scandalose o ennesima prova di TV spazzatura? Le piccole rom, oltre che ladre, sarebbero anche assetate di successo breve ma intenso, come solo il tubo catodico sa offrire?
La risposta Mediaset non è tardata ad arrivare. Nel corso della puntata di oggi il padrone di casa di “Mattino Cinque” Federico Novella ha sottolineato la buona fede della sua giornalista. “Non dobbiamo vergognarci per aver fatto il nostro lavoro, perché abbiamo mostrato solo la realtà, una realtà che qualcuno vuole tenere nascosta – premette Novella – Quando queste ragazze sono tornate a casa, evidentemente qualcuno le avrà rimproverate per quello che avevano detto, ed è evidente che le avranno costrette a rimangiarsi tutto, magari tornando in televisione. Noi non ce la prendiamo con le ragazze, ma con chi c’è dietro, con chi le sfrutta per furti e crimini”.
In merito alle duplici dichiarazioni delle baby ladre rom si è espressa anche la Bastone, autrice della suddetta intervista. “Sono state fatte delle indagini perché noi collaboriamo con le forze dell’ordine; questa ragazza sta in un campo rom e ha sul suo curriculum una trentina di borseggi“. Querelle finita? Può darsi, anche se Santoro promette scintille, trasmettendo nella puntata di stasera di “Servizio Pubblico” la versione integrale dell’intervista alla giovane rom, che nel frattempo ha ottenuto ciò che forse agognava di più: i suoi 15 minuti di celebrità.