Cile, eruzione Calbuco: allerta rossa e migliaia gli evacuati

Eruzione vulcano in Cile

SANTIAGO DEL CILE – Allerta rossa nella parte sud del Cile dopo l’eruzione del vulcano Calbuco avvenuta dopo 42 anni di inattività: l’ultima infatti risale all’agosto del 1972. Le autorità hanno già evacuato oltre 1500 persone nella località Ensenada, area che si trova a circa 1000 chilometri a sud di Santiago. Il vulcano Calbuco in questione è alto 2mila metri e si trova tra i comuni di Puerto Montt e Puerto Varas in Cile, un’area che gli abitanti della zona chiamano la “regione dei laghi”.

Il Calbuco viene considerato come il terzo vulcano più pericoloso tra i 90 presenti in Cile e il violento risveglio ha negativamente sorpreso gli abitanti della zona visto che, come detto, non eruttava dal 1972. La presidente Michelle Machelet, in attesa di recarsi sul luogo dell’accaduto, ha chiesto alla popolazione di “seguire le istruzioni del governo. Abbiamo preso tutte le misure necessarie”.

Il governo ha disposto l’evacuazione di oltre 4000 persone nell’area di Ensenada e c’è il rischio che il violento pennacchio fuoriuscito dal cratere, alto circa 17 chilometri, possa “crollare sprigionando così materiali piroclastici”. Al momento si sta spingendo, spinto dal vento, verso la cordigliera delle Ande e sta entrando nel territorio argentino fino a un centinaio di chilometri dalle località di Bariloche e Villa La Angostura.