Parlamento Europeo: “Riconoscere famiglie gay e parità di genere”

Parlamento Europeo

Il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza un rapporto sull’uguaglianza di genere: nel testo si fa esplicito riferimento al riconoscimento delle famiglie gay. Come in Italia, anche nell’ordinamento europeo vige il principio dell’anacronismo: ogni legislazione è soggetta all’evoluzione sociale e pertanto i termini utilizzati possono assumere significati diversi col passare del tempo e con il cambiamento dei costumi morali. Così si legge nel testo che il Parlamento Europeo di Strasburgo “prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia”. Tutto questo a pochi giorni dal trionfale referendum irlandese, che ha sancito l’inserimento in Costituzione di una clausola pro-matrimoni gay: “Il matrimonio può essere contratto per legge da due persone, senza distinzione di sesso“. Il Parlamento Europeo ha inoltre raccomandato “che le norme in quell’ambito (compresi i risvolti in ambito lavorativo come i congedi) tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l’omogenitorialità”. Già a marzo il Parlamento di Strasburgo si era espresso in modo favorevole alle unioni civili.

Reazioni positive da parte delle associazioni omosessuali. Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, parla di “notizie confortanti”, mentre Nichi Vendola, leader di Sel, esulta su Twitter: “Un altro passo in avanti in Europa sui diritti di tutte le persone. In Italia invece la politica balbetta, non è riuscita neanche a dire no, finora, alle pretese della sentinella della morale Alfano e alle sue ottuse circolari” . Di tutt’altro parere il senatore del Nuovo Centrodestra e presidente della Commissione Ambiente, Giuseppe Marinello: “Poco importa se il Parlamento Europeo riconosce famiglie gay. L’Italia se ne frega altamente“. Poi annuncia: “Sarò in piazza a Roma il 20 giugno per difendere il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà e dire sì alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna: tutto il resto sono elucubrazioni mentali senza senso“.