Usa, Corte Suprema: “Matrimoni gay sono diritto costituzionale”

Matrimoni gay

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che il matrimonio è un diritto garantito dalla Costituzione anche per le coppie gay, con 5 voti favorevoli e quattro contrari. Questo significa che i 50 Stati del Paese, da ora in poi, dovranno permettere a due persone dello stesso sesso di potersi sposare e riconoscere il matrimonio tra gay in tutte le città. Il presidente Barack Obama esulta su Twitter: “Oggi è un grande passo nella nostra marcia verso l’uguaglianza. Le coppie gay e lesbiche ora hanno il diritto di sposarsi, come chiunque altro”.

Obama ha tenuto un discorso per congratularsi con gli americani per la sentenza della Corte Suprema, stabilendo una volta per tutte che le nozze gay debbano avvenire su tutto il territorio e imponendolo anche in quei 13 stati che ancora le vietavano. “L’amore è amore – ha detto Obama – è stata una conquista straordinaria, persone comuni possono fare azioni straordinarie. L’America dovrebbe essere fiera di loro. Oggi abbiamo reso la nostra Unione un po’ più perfetta”.

Fino a oggi, il massimo tribunale americano aveva evitato di pronunciarsi in merito ai matrimoni gay e su tutti gli Stati che ancora li vietavano arrivando a cancellare una parte importante del Defense of Marriage Act, le legge firmata da Bill Clinton nel 1996 che definiva il matrimonio esclusivamente come unione tra uomo e donna. Un passo in avanti verso l’uguaglianza tra le coppie etero e quelle omosessuali.