“Cara Elisabetta, sono tante le storie come la tua. Donne costrette a subire perché lo Stato non le aiuta e, come dici tu, non sanno come mantenersi. Sento tutti i giorni di finanziamenti verso rom o profughi, ma non sarebbe più giusto pensare ai bisogni di donne che pur volendo fuggire alla violenza si ritrovano da sole?”. Una vera e propria filippica, che non è passata inosservata all’Osservatorio sul Razzismo italiano, che ha duramente replicato al Cucinotta-pensiero.
“INFORMATI”. “Sul numero di oggi del “Corriere Sociale” in una pagina intitolata ‘Insegniamo il rispetto nelle scuole’, viene pubblicata una lettera di una madre, Elisabetta, che racconta come dopo 25 anni si è lasciata con il marito e di come i due figli siano partiti per il Nord per studiare – scrive sul proprio profilo Facebook l’Osservatorio – L’attrice e regista a questo punto non trova nulla di meglio da dire che non capisce come mai sente spesso parlare di finanziamenti dati a rom o profughi, mentre sarebbe più giusto pensare prima ai bisogni di donne come la madre. Ecco, fare la scala del “più giusto”, di chi è più sfigato, chi merita essere aiutato e chi no. È qualcosa di disgustoso“.
L’Osservatorio invita, infine, Maria Grazia Cucinotta ad informarsi, giacché “I soldi per i profughi non sono dati dallo Stato Italiano ma dall’Europa, e quindi non sarebbero spendibili per il caso citato e che tra i rom, che in maggioranza sono italiani o comunitari e hanno quindi gli stessi diritti di Elisabetta, vi sono tante donne che si trovano esattamente nella stessa situazione“. Un botta e risposta destinato a continuare, mentre cresce il malcontento italiano.