La passione per gli sport estremi si è rivelata, ancora una volta, letale. In Spagna è stata una 23enne inglese a pagare a caro prezzo l’amore per il bungee jumping, il discusso salto nel vuoto con una corda elastica: la giovane Klyo de Abreu, in vacanza con la zia in terra iberica, era al suo secondo lancio quando qualcosa è andato storto. La ragazza stava praticando bungee jumping presso una località vicino Granada, noto punto di lancio dei praticanti di questa disciplina, quando ha impattato contro un vecchio ponte, perdendo immediatamente la vita.
SCHIANTO. Il portavoce della Guardia Civil ha dichiarato alla stampa che la giovane Klyo, nel primo pomeriggio di ieri, “Aveva amato così tanto il primo lancio con il bungee jumping da volerci riprovare, ma per motivi ancora ignoti la corda era troppo lunga quando c’è stato il secondo tentativo”. Ed è proprio la corda al vaglio degli inquirenti spagnoli, che hanno ovviamente aperto un’indagine ufficiale per capire le cause che hanno condotto alla morte della giovane londinese.
Al momento del ritrovamento del cadavere, Klyo de Abreu penzolava nel vuoto, saldamente attaccata alla coda da bungee jumping, sotto gli occhi impietriti della zia. “È troppo presto per trarre conclusioni, la corda era intatta ma sembra che fosse più lunga rispetto agli altri lanci. Stiamo cercando di averne conferma e capirne il motivo”, hanno ammesso le forze dell’ordine spagnole, che hanno subito provveduto al recupero del corpo della povera ragazza.
Ritenuto dall’opinione pubblica uno sport estremo e potenzialmente pericoloso, il bungee jumping è tuttavia praticato da molte persone da ogni parte del Globo. Se effettuato in sicurezza, in genere il lancio nel vuoto con bungee jumping non dovrebbe comportare rischi; tuttavia l’imprevisto è sempre in agguato, come dimostra la tragica storia della 23enne inglese, morta a causa del troppo amore per il rischio.