USA – La Casa Bianca ha condannato la visita a Mosca da parte del presidente siriano Bashar al-Assad, tanto che un portavoce ha criticato la Russia per aver “steso un tappeto rosso in segno di benvenuto”. Il Presidente siriano è giunto a Mosca martedì, tra settimane dopo che la Russia ha avviato attacchi aerei in Siria contro i terroristi dello Stato Islamico e altre forze.
Si tratta del primo viaggio oltreoceano per Bashar al-Assad da quando è scoppiata la guerra civile in Siria, nel 2011, che ha provocato più di 250 mila vittime. Oggi un gruppo di deputati russi incontrerà il presidente Assad e il capo del Parlamento siriano a Damasco. In occasione della visita al presidente russo Vladimir Putin, Assad ha espresso la sua gratitudine per l’intervento militare russo nel conflitto e ha affermato che il coinvolgimento della Russia ha fatto sì che il terrorismo non si diffondesse e non diventasse più pericoloso in Siria.
Dal canto suo, il presidente Putin ha dichiarato: “Mosca spera che si possa raggiungere una soluzione a lungo termine sulla base di un processo politico con la partecipazione di tutte le forze politiche e i gruppi etnici e religiosi”. L’inviato della BBC a Mosca Steve Rosenberg ha affermato che ospitando il leader siriano, il presidente Putin stava inviando un messaggio chiaro all’Occidente, cioè che Mosca ha un ruolo chiave nel Medio Oriente e che non può esserci soluzione a confitto siriano senza il coinvolgimento russo.
Eric Schultz, portavoce della Casa Bianca, ha riferito ai giornalisti: “Consideriamo il tappeto rosso di benvenuto per Assad, che ha usato armi chimiche contro la sua stessa gente, in contrasto con gli obiettivi russi per una transizione politica in Siria”. Un funzionario del Dipartimento di Stato ha affermato di non essere sorpreso dalla visita, ma che la maggior preoccupazione degli Stati Uniti sia che la Russia continui il sostegno militare, cosa che ha incoraggiato il governo di Assad e che servirà solo a far perpetrare la guerra civile.