LAHORE – Sale il bilancio delle vittime nella fabbrica crollata mercoledì scorso a Lahore, Pakistan orientale. Questa mattina sono stati estratti dalle macerie altri 4 corpi senza vita. Il bilancio delle vittime sale quindi a 45, mentre 109 persone sono state tratte in salvo. Sembra ci siano persone ancora intrappolate. Le operazioni continuano senza sosta. La fabbrica era specializzata nella produzione di sacchetti di plastica. Al momento della tragedia, erano in corso lavori di ampliamento.
La causa più probabile del crollo, non ancora accertata, è ricollegabile alla scossa di magnitudo 7.5 di lunedì 26 ottobre. Da allora, erano emerse diverse crepe nello stabile situato nell’area di Sundar Industrial Estate. Secondo la valutazione fatta da Geo New, l’edificio era pericolante e i lavori, che rendevano ancora più instabile la struttura, avrebbero dovuto essere interrotti fino al rientro dell’allarme. Ciò nonostante, la fabbrica è rimasta aperta e in piena attività, lavori di costruzione inclusi. Il proprietario sembra avere ignorato gli avvertimenti.
La mattina del crollo, erano presenti tra le 150 e le 200 persone tra operai e manovali, coinvolto anche il proprietario della fabbrica. Molti tra i lavoratori usavano il terzo piano dell’edificio come abitazione e c’erano anche minorenni tra di loro. Sul posto, oltre ai mezzi di soccorso, è intervenuto anche l’esercito. Le operazioni di salvataggio sono comunque rallentate dalla stretta via che conduce alla fabbrica, che rende difficoltoso il passaggio dei mezzi di soccorso e dei mezzi pesanti per poter spostare le macerie. Nonostante ciò, i soccorritori non si sono mai fermati. Sanno che la speranza di trovare altre persone vive sotto le macerie si affievolisce con il trascorrere delle ore.