TORINO – Un 16enne si è presentato a scuola con una pistola carica calibro 9 nascosta nelle mutande. Fortunatamente alcuni ragazzi che lo avevano visto prima che entrasse a scuola con le armi, una pistola e cinque coltelli celati sotto i vestiti, hanno lanciato l’allarme e fatto una soffiata alla polizia per scongiurare un folle gesto.
La vicenda è accaduta in un Istituto superiore di Ivrea, alle porte di Torino, e ha come protagonista un ragazzino qualunque, senza precedenti. Con il suo folle piano, il 16enne voleva vendicare un’amica che le aveva confessato di essere stata lasciata dal fidanzato, affrontando armato di pistola l’ex fidanzato e il suo gruppo di amici, tutti più grandi di lui.
Il 16enne aveva deciso di sfidare il gruppo alla stazione di Ivrea di prima mattina, vicino ai binari. Proprio alla stazione, davanti agli occhi degli altri ragazzi, il 16enne si è fatto vanto delle armi e ha chiarito le sue intenzioni. “Guardate che cosa ho” – avrebbe detto il 16enne per attirare la loro attenzione non solo sulla pistola, ma anche sui cinque coltelli e sui proiettili calibro 38, poi si sarebbe recato a scuola. Il gesto folle del 16enne ha spaventato e preoccupato il gruppo di ragazzi che si è rivolto alla polizia affermando che se fossero andati nella loro scuola avrebbero trovato un ragazzo “con una pistola pronta a esplodere”.
Le forze dell’ordine, arrivate immediatamente nell’Istituto, hanno chiesto al ragazzo di uscire con una scusa per non seminare il panico. Una volta in disparte il 16enne è stato perquisito e gli agenti hanno scoperto la sua piccola collezione d’armi. Il ragazzo ha tentato di giustificarsi raccontando di aver forzato l’armadio del padre e di non aver voluto far male a nessuno. La polizia ha confermato che il padre, un collezionista, detiene armi in casa e che non si era accorto del “furto” del figlio. Pistola, coltelli, fucile e una seconda portatile rimasti nell’abitazione sono stati sequestrati. Il 16enne è stato denunciato per porto abusivo d’armi al Tribunale dei minori di Torino. “Volevo solo spaventarli” – avrebbe confessato.