Borsa e mercato: ecco come apriranno dopo l’attentato di Parigi

borsa e mercatoBorsa e Mercato – Come aprirà la borsa questo lunedì in seguito agli attentati di Parigi? Gli interrogativi sono tanti e pochi forniscono un’analisi approfondita. Noi di VNews24 abbiamo esaminato lo scenario e forniremo una previsione per l’andamento del mercato internazionale per questo nuovo “bad monday“.
Innanzitutto, riportiamo il pensiero a caldo di Giorgio Squinzi, capitano degli industriali, che ha previsto una quasi sicura apertura “ad alta tensione” per le borse di tutto il mondo.
Ormai grazie alla globalizzazione, non c’è neanche bisogno di dirlo, un evento come quello di Parigi avrà effetto su tutto il mercato.

APERTURA NEGATIVA
Le probabilità maggiori le troviamo nello scenario ribassista, nel quale ci sarà un andamento generale pessimo e un’apertura del mercato negativa, non solo per i fatti di questo week end, ma per una moltitudine di fattori (trimestrali deludenti, commodities sempre negative, sentiment basso) che si vanno ad aggiungere a ciò che è accaduto sabato (guerra totale, paura, negatività). Se prima gli indici boccheggiavano per resistere alla depressione diffusa in cui versavano, perchè è da sottolineare, la crisi non è finita e ha ancora pesanti ripercussioni su persone e aziende, ora troveranno strada spianata verso il ribasso più totale. I pochi rialzisti rimasti tireranno i remi in in barca e lasceranno la borsa e il mercato per tempi più rosei.

POSSIBILE DISASTRO
Detto questo, lo scenario più probabile è un rosso generale che vedrà la fine fra settimane, se non mesi. Con un’apertura a -3%/-4% per diverse borse europee (su tutte quella francese). Ma andando contro tendenza, è da sottolineare che il mercato internazionale ha già avuto brutti colpi in quest’ultimi tempi (vedi Black Monday), e un’inversione dei trend laddovè sono già ben definiti è difficile. Quindi la crisi parigina, probabilmente, rafforzerà i trend negativi e smorzerà quelli positivi, non per forza decretando un’inversione generale degli andamenti.

LE COMMODITIES
Qui il discorso è più complicato, molto probabilmente le commodities avranno un’apertura difficile questo lunedì, già in forte calo nei giorni scorsi, grazie agli attentati di Parigi potrebbero scendere ulteriormente toccando i minimi di sempre. Per le commodities energetiche, petrolio, gas naturale, benzina, etanolo etc…, l’analisi è da fare su due fronti: il primo è quello della produzione di petrolio, il secondo è sulla domanda. Quasi sempre una guerra porta benefici per gli energetici, che vedono decollare il proprio utilizzo per scopi bellici (aumento della domanda). Quindi anche per questo caso si potrebbe auspicare un’apertura positiva per i futures energetici. Ma la domanda sorge spontanea, l’attentato di Parigi è una guerra? No, lo è solo in potenza. Per adesso le uniche certezze sono che molte tratte aeree e ferroviarie saranno bloccate, quindi è prevedibile un’involuzione dei consumi di carburante a causa dei sempre minori spostamenti verso l’Europa e del sempre più ridotto numero di viaggiatori e turisti. E non dimentichiamoci che le scorte di petrolio statunitensi e la produzione Opec sono ai massimi storici e non danno alcun segno di potersi abbassare nell’immediato futuro. Perciò la previsione è incerta, la più probabile è un leggero rialzo degli energetici e un abbassamento per le altre commodities in borsa.

Probabilmente il colore prevalente che vedremo questo lunedì sarà il rosso, ma non c’è da perdere troppe speranze, una guerra contro un nemico sconosciuto che è “dappertutto e dovunque” porterà senz’altro molti benefici al mercato, alzerà le commodities e le aziende americane ne beneficeranno, sopratutto quelle di armi (le stesse armi che sono state utilizzare per trucidare i nostri vicini europei). E la paura generale spingerà gli stati ad attuare sempre più manovre di stringete controllo, per rendere la borsa e il mondo, un posto più sicuro e sopratutto sempre meno libero.