Processo in prescrizione: Stato restituisce un milione ai nomadi

Reato dei nomadi cade in prescrizione

Il processo è troppo lungo e cade in prescrizione: lo Stato è costretto quindi a restituire beni per oltre un milione di euro a quindici nomadi di etnia sinti, residenti nell’Astigiano. I nomadi facevano parte di una banda accusata del reato di associazione a delinquere, ai fini della ricettazione. Nel 2009, dopo mesi di pedinamento della banda e una maxi operazione dei carabinieri, il gip di Asti aveva sottoposto a sequestro preventivo i beni degli accusati e delle loro famiglie. Si pensava che fossero il guadagno derivato dall’attività criminale: il gruppo era infatti specializzato in furti d’appartamento e il bottino consisteva in denaro, terreni, auto, camper e gioielli. Nel 2010, ai quindici accusati erano state inflitte pesanti condanne in primo grado per il reato di associazione a delinquere.

A causa dei lunghi tempi e di alcuni ritardi il processo per il reato di ricettazione però non è mai arrivato alla sentenza, cadendo di conseguenza in prescrizione, secondo la quale superati tempi ragionevoli il reato si estingue. La vicenda non è ancora conclusa, ma intanto i nomadi hanno riottenuto tutti i beni precedentemente sequestrati e sarà proprio il Ministero della Giustizia a pagare le spese del deposito in cui sono stati custoditi per questi anni.