JESI – Ennesimo caso di malasanità nel marchigiano. Un uomo di 35 anni è malato di cancro da un anno e mezzo ed è già stato sottoposto a 2 interventi chirurgici e 3 cicli di chemioterapia. Il paziente ha recentemente avuto problemi con il mezzo di contrasto e quindi necessita di una risonanza magnetica. Sua madre si è recata allo sportello dell’ospedale con l’impegnativa del dottore che specificava che l’esame doveva essere fatto entro 40 giorni. La signora si è sentita invece rispondere che il primo posto disponibile è a febbraio del 2017 a San Benedetto del Tronto, a 102 kilometri di distanza dalla residenza. L’addetta dello sportello ha poi aggiunto: “Se vuole fare la risonanza a pagamento con 252 euro c’è posto già giovedì, all’ospedale Carlo Urbani di Jesi”.
La donna ha deciso di appellarsi al Tribunale del Malato. Il caso è stato preso subito in carico dal presidente Pasquale Liguori, da sempre in prima linea contro le lista d’attesa troppo lunghe. L’obiettivo è ora capire l’effettiva urgenza della risonanza e il problema di disponibilità dell’ospedale. La signora ha infine dichiarato: “Io ho lavorato 44 anni pagando le tasse e ho diritto alle cure, essendo la sanità pubblica. Mio figlio ha un lavoro part-time e per lui 252 euro, considerato quanto versa in tasse, sono praticamente uno stipendio. Se non ci fossi io mio figlio non potrebbe neppure garantirsi le cure che non ha certo scelto di fare”.