Lucarelli continua:”Lunedi 18 Gennaio verrà ascoltata una persona che ha raccontato che la gente nel quartiere, nel bar quella mattina (la mattina del ritrovamento del corpo del cameraman) sapevano tutti quello che era successo, a mezzogiorno l’una tutti sapevano che era morto un ragazzo, poi si è saputo che si trattava di Mario Biondo“. Interviene anche Roberta Bruzzone, consulente di parte: “Realisticamente entro Gennaio dovrebbero chiudere tutta l’attività perché i tempi sono abbastanza incalzanti. In questo giro di interrogatori verranno sentiti una serie di testimoni, quelli della strada dove viveva Mario Biondo che chiaramente diranno che la notizia della morte di Mario era da anticipare quantomeno alla prima mattinata”.
La criminologa prosegue: “Ci sono dei tweet che noi abbiamo trovato e che sono stati contestati ma che ora fanno parte della rogatoria, di persone note del jet-set spagnolo che fanno le condoglianze a Raquel sempre nella tarda mattinata di quella famosa giornata, ben prima del famoso ritrovamento”. Molti sono i punti oscuri di questa storia.
“Poi la questione fotografie – incalza Roberta Bruzzone – le fotografie non solo dell’autopsia (a disposizione dei periti vi sono solo 9 scatti “parziali”), ma la cosa ancora più grave è ciò che accade per le foto della ricognizione della salma di Mario all’interno dell’abitazione”. La criminologa menziona anche l’ambigua figura del cugino di Raquel, colui che ha accompagnato la donna sulla scena del crimine e che ha lasciato dichiarazioni ora al vaglio degli inquirenti.
La Dottoressa Bruzzone sottolinea poi un passaggio molto importante: “Mario è stato dipinto come un cocainomane, un ragazzo di facili costumi, come una persona veramente squallida, e per farlo hanno utilizzato i dati del tossicologico, la cui matrice biologica sarebbe stata l’urina. Beh, ti dico solo che dalla riesumazione che è stata effettuata in Italia, la vescica di Mario è risultata integra e piena, per cui i tossicologici che ha fatto il medico legale spagnolo ancora dobbiamo sapere su quale matrice biologica li ha effettuati”. “Io voglio che lei dica la verità” sono le parole finali di Santina “E’ inutile continuare a mentire, è inutile scappare perché poi la giustizia arriverà!”.