La morte. Marco Vannini è ignaro del litigio tra sua madre e la sua ragazza, Martina invece vuole delle spiegazioni e “tartassa” il giovane domandandogli a più riprese della sua intenzione di riprovare la domanda come VFP1. Marco risponde a molti dei messaggi della sua fidanzata, tranne che a quelli inerenti al secondo tentativo di concorso. “Ma venerdì sei andato nell’ufficio di tuo zio, vero?” chiede lei. I due fidanzati si incontrano poco dopo a casa di lei, e li il giovane Marco Vannini troverà la morte. E’ possibile che i due giovani abbiano discusso animatamente riguardo le intenzioni di Marco di intraprendere la carriera militare? I vicini di casa riferiranno di aver sentito (dopo le 23.00) Martina urlare “Lo vedi papà, lo vedi?“. La stessa ragazza, intercettata nella sala d’attesa della Caserma dei Carabinieri di Civitavecchia, dove si trovava insieme con il fratello e Viola avrebbe detto “Mi sento un senso di colpa, sia nei confronti dei genitori che nei confronti di papà”.
Il mistero del telefonino. A queste novità riguardo il rapporto tra i due fidanzati andrebbe sommato quanto riporta il settimanale “Giallo”. Il giornale diretto da Andrea Biavardi avanza un’ipotesi choc che, se fosse confermata, potrebbe cambiare le carte in tavola e segnare una svolta nelle indagini sulla morte di Marco Vannini. Antonio Ciontoli potrebbe aver usato il telefonino in dotazione ai Servizi Segreti (che non lascia alcuna traccia e non può essere intercettato) per chiedere e ricevere istruzioni su come occultare le prove del crimine e gestire la situazione.