Il caro zio Walt ha abituato gli assidui fan dei suoi personaggi e delle sue storie alle scoperte più bislacche, inserite tra un frame e l’altro dei suoi indimenticabili lungometraggi. Tra i personaggi più amati di casa Disney vi sono loro, le meravigliose principesse. Da Pochahontas a Cenerentola, dalla sirenetta Ariel alla coraggiosa Belle, tutte le protagoniste femminili delle saghe Disney attraversano delle prove dure e dolorose, prima di giungere al “melenso” epilogo, che consiste nel coronamento del proprio sogno d’amore e – perchè no? – in alcuni casi anche in una repentina ascesa sociale.
Il noto sito Buzzfeed è stato il primo ad accorgersi del curioso dettaglio che aiuterebbe lo spettatore medio a distinguere tra principesse Disney per diritto di nascita e protagoniste nobili per diritto matrimoniale. Alla prima categoria appartengono Ariel, Aurora (l’eroina de “La Bella Addormentata nel Bosco”) e Jasmine (la protagonista di “Aladin”), solo per citarne alcune. Bellissime, audaci, ricche di virtù, apparentemente non distinguibili dalle loro “colleghe” Belle (de “La Bella e la Bestia”), Cenerentola e Tiana (la superstar de “La principessa e il ranocchio”) che, invece, rientrano a pieno diritto nella categoria delle principesse “acquisite”, grazie all’unione con l’uomo dei loro sogni.
Qual è, allora, la piccola ma inconfondibile differenza che segna il confine invalicabile tra principesse per natali e regnanti “acquisite”? Semplice: le eroine Disney con addosso lunghi guanti abbinati a sontuosi abiti da sera sono quelle che, nate umili, hanno acquisito il titolo nobiliare dopo il matrimonio. Nulla a che vedere con le ragazze nate con la “camicia” (regale), che possono orgogliosamente mostrare le proprie mani “nude”. Una curiosa eccezione è, infine, rappresentata da Mulan: nè nobile di natali, nè per titolo acquisito, la temeraria eroina Disney rientra a pieno diritto nell’universo delle principesse solo per le sue gesta. Complimenti!