Frustrazione, angoscia, desiderio di riscatto hanno attanagliato per lungo tempo la Marxer. Poi, la svolta, avvenuta in una serata alquanto speciale. “A settembre, quando c’è stata la luna rossa, qualcosa è scattato in me – racconta l’atleta – Quella notte sono andata a Bordeaux a fare surf alle quattro di mattina e, grazie a quella magia, ho capito che l’Universo aveva ancora tanto da darmi e la giornata di ieri ne è stata un’altra dimostrazione”. In cima al pendio dal quale la bionda campionessa ha compiuto la storica impresa, il pensiero è andato ai grandi amici scomparsi nel tragico schianto in Sud America. “Ho pensato a Camille (Muffat, n.d.r.) e a tutti i miei amici che non ci sono più e che non hanno più avuto la fortuna di vivere le loro passioni, dopo aver fatto sognare me ed altre milioni di persone”, racconta la Marxer, visibilmente commossa.
BUON KARMA . “Ho sentito – spiega – Che tutti loro erano nel mio cuore durante la discesa e volevo solo godermi la mia run ed essere felice. È stato perfetto e sono arrivata al traguardo con un sorriso stampato sulla faccia perché non potevo chiedere di meglio ed è stato qualcosa di molto emozionante perché mi sono goduta il momento”, conclude la campionessa, che non esita a spiegare il segreto del suo rinnovato successo: “Ieri mattina prima della gara non mi aspettavo nulla, volevo solo gustarmi quello che mi aspettava. Una volta avrei avuto un approccio più pauroso, adesso sono diversa e ho trovato una pace mentale”.