Formula 1: ipotesi addio ombrelline

Formula 1 senza ombrelline: si accende il dibattito

Il rinnovamento della Formula 1 da parte di Liberty Media non passa solo per nuove regole inerenti Power Unit, elettronica, tecnologia ed un eventuale salary cap, ma anche per un cambiamento che potrebbe essere certamente epocale, ma che non avrebbe alcun legame sul sofisticato sviluppo delle vetture. Infatti sembra proprio che la nuova proprietà statunitense del Circus abbia intenzione di mandare in pensione le “grid girl”, comunemente conosciute come “ombrelline”. Le bellissime ragazze che da sempre affiancano i piloti sulla griglia di partenza dei vari Gran Premi durante i preparativi prima del Via, sfoggiando abiti succinti o tutine attillate e gli immancabili ombrelli che recano sponsor e nome del rispettivo driver, prossimamente potrebbero diventare solo un lontano ricordo.

Liberty Media, infatti, ha espresso tutta la sua contrarietà nei confronti di questa figura ormai tipica del mondo della Formula 1, perché considerata obsoleta rispetto al mondo contemporaneo, e soprattutto poco rispettosa verso il genere femminile. Secondo i vertici della disciplina automobilistica, le “grid girl” diffonderebbero un’immagine sessista del Circus che legherebbe il mondo femminile solo ed esclusivamente all’esteriorità e ad un ruolo marginale quando, in realtà, negli ultimi anni le donne si stanno facendo sempre più strada nel Paddock. Tra gli esempi più calzanti in tal senso, la società statunitense ha portato quello di Claire Williams che non solo è una splendida mamma, ma al contempo dirige anche brillantemente la Williams, una delle scuderie più blasonate nella storia di questo sport.

Ma l’intenzione di Liberty Media non trova affatto tutti d’accordo, infatti tra gli addetti ai lavori e i piloti si è immediatamente acceso il dibattito tra favorevoli e contrari alle ombrelline. Chase Carey, presidente della nuova proprietà, raggiunto dalla stampa internazionale ha cercato di gettare un po’ di acqua sul fuoco delle polemiche, sottolineando come sia necessario prendere “una giusta decisione” sulla questione, ma senza esporre chiaramente il suo pensiero e, soprattutto, ricordando che quando bisogna effettuare dei cambiamenti o introdurre delle innovazioni, è inevitabile che ci siano pareri contrastanti che non riusciranno mai a conciliarsi tra di loro. Il responsabile della parte tecnica della società, Ross Brawn, ha chiarito che c’è una parte del Paddock che ha espresso parere profondamente contrario alla rimozione delle “grid girl”, considerandole parte integrante della tradizione della Formula 1, e ritenendo un loro eventuale addio un danno d’immagine per l’intero movimento. Di conseguenza, l’ex direttore tecnico della Ferrari ha riconosciuto che si sta affrontando la problematica con tutte le parti interessate, provando a tener conto dei vari punti di vista.

Chris Horner, Team Principal della Red Bull, ha fatto capire che la presenza delle ragazze sulla griglia di partenza è utile perché danno un tocco di colore e di “glamour” in più all’intera disciplina. Il dirigente della scuderia anglo-austriaca ha anche aggiunto che purtroppo quando la Formula 1 ha provato ad introdurre dei cambiamenti è stata aspramente criticata, come quando accanto alle ombrelline ha aggiunto dei bei ragazzi, o ancora quando in Austria sono stati portati in pista dei bambini. L’ex pilota ha concluso ricordando che è vero che ormai si vive in una società moderna e aperta a tutti e, per ribadire il concetto, ha anche sottolineato come in Red Bull lavorino diverse donne in ruoli di prim’ordine come vere e proprie eccellenze del settore.

E i piloti da che parte stanno? In queste ultime ore sono arrivate le prime dichiarazioni da parte di Verstappen e Hulkenberg che si sono schierati apertamente a favore della conferma delle ombrelline. Il pilota della Red Bull ha ricordato come le ragazze in griglia rappresentino ormai un aspetto storico della Formula 1 e che non solo non andrebbero rimosse, ma che non dovrebbe essere nemmeno sollevata la questione. Un po’ più ironico il driver della Renault, il quale ha manifestato il suo dispiacere per l’eventuale assenza delle belle modelle dalla griglia di partenza, chiudendo il suo intervento con un simpatico “Che succederà l’anno prossimo? Rimarrò solo?”

Patrizia Gallina