REGNO UNITO – Edward Bright è un adolescente di 16 anni che vive a Ripley, in Regno Unito, che ha perso tutte e 4 le sue membra a causa della meningite. Ora il ragazzo rischia di non riuscire più a percepire il sussidio per disabili se non dimostra alle agenzie che gli erogavano gli assegni di essere effettivamente un disabile.
Il ragazzo ha perso gambe e braccia a 7 anni a causa di una forte meningite e da allora la sua famiglia ha percepito assegni familiari del valore di 388 sterline al mese in quanto considerato un disabile. Quando lo scorso mese ha compiuto 16 anni, il giovane costretto alla sedia a rotelle ha fatto richiesta per il sussidio che avrebbe sostituito gli assegni familiari. I genitori hanno compilato un modulo sottolineando che Edward ha bisogno di assistenza in quasi tutte le attività quotidiane e sono rimasti sconvolti nel ricevere in risposta una lettera che imponeva loro di presentarsi a un colloquio per valutare il grado di disabilità del figlio o non avrebbero ottenuto il sussidio.
Il padre, furioso, ha commentato: ” È disgustoso. Edward è un tetraplegico amputato per l’amor del cielo! Non può migliorare. Non possono spuntagli nuove braccia e gambe. Eravamo scioccati quando ci hanno imposto di andare al colloquio”. L’uomo ha spiegato che l’agenzia è al corrente della portata della sua disabilità, mentre la madre ha sottolineato che avevano pensato che il caso di Edward fosse un’eccezione dal momento che gli sono state amputate braccia e gambe. “Volevano che Edward si recasse a Derby – ha raccontato – e hanno addirittura allegato le istruzioni su come raggiungere l’edificio a piedi dalla stazione. È in sedia a rotelle e sta aspettando di essere operato ad aprile. Non può camminare!”
Dopo numerose telefonate, la madre è riuscita a convincere il personale dell’agenzia a fare il colloquio a casa loro. Alla donna era stato assicurato che il figlio avrebbe continuato a percepire le rendita fino al momento della valutazione, ma da gennaio non sono più stati versati soldi sul conto del ragazzo. Ieri sera il Dipartimento per il Lavoro e per le Pensioni ha garantito che continuerà ad erogare il sussidio e ha confessato di aver commesso un errore nella valutazione del ragazzo disabile comunicando che il colloquio non sarebbe stato più necessario.