Libia, liberati Calcagno e Pollicardo dopo mesi di terrore

connazionali liberatiLIBIA – Dopo quasi otto mesi di prigionia, sono stati liberati Filippo Calcagno e Gino Pollicardo tenuti prigionieri a Sabrata a nord-ovest della Libia. Sono arrivate dalla pagina Facebook del Sabratha Media Center le prime dichiarazioni dei due connazionali,qualche ora prima dell’ufficializzazione della notizia. In un video comunicano di essere vivi e sotto la custodia del Consiglio militare di Sabrata: “Sono Gino Pollicardo e sono qui con il mio collega Filippo Calcagno e siamo in un posto sicuro, in un posto di polizia qui in Libia, stiamo bene e speriamo di tornare urgentemente in Italia”.

Soltanto mercoledì scorso dopo la morte dei due colleghi rapiti insieme a Calcagno e Pollicardo, Fausto Piano e Salvatore Failla, la Farnesina è venuta a conoscenza della posizione dei due connazionali scomparsi e tenuti in ostaggio da un gruppo affiliato all’Isis. I due ostaggi, secondo fonti di intelligence, sono nelle mani della polizia locale e presto verranno trasferiti in territorio sicuro per poi tornare in Italia. Le famiglie, ancora sotto shock, attendono con ansia il loro ritorno dopo tanti mesi di agonia.

 Storia

Era da otto mesi che la Farnesina non aveva notizie dei quattro connazionali rapiti in Libia il 19 Luglio 2015, prelevati a Zuaia mentre si dirigevano a Mellitah. In questa zona del nord-ovest della Libia, controllata dalle milizie islamiche che appoggiano il governo di Tripoli, i quattro dipendenti della Bonatti di Parma si trovavano in vesti di dipendenti e di tecnici di questa holding del ramo petrolifero. L’azienda nel luglio 2015 cercò di non fare dichiarazioni e lo stesso fecero gli stessi dipendenti, che aggiunsero soltanto che la holding parmigiana, presente anche sul territorio Messicano, attuava in tutte le sue dislocazioni tutte le precauzioni necessarie per i dipendenti impiegati negli impianti arrivando anche a fornire scorte armate.