EUROPA – Arriva il rapporto annuale sulla sicurezza stradale pubblicato dalla Commissione Europea. Nel 2015 le vittime degli incidenti stradali sono state 26 mila, come nel 2014. Negli ultimi due anni non sono stati rilevati miglioramenti e la Commissione invita gli stati a fare di più se si vuole raggiungere l’obiettivo di dimezzare, entro il 2020, le 35 mila del 2010.
L’Europa ha speso negli ultimi due anni 100 miliardi per morti e feriti su strada, quasi il 70 per cento del suo bilancio totale. Per rispondere a questa emergenza, Violeta Bulc, Responsabile per i Trasporti dell’esecutivo comunitario ha dichiarato: “Nell’ultimo decennio abbiamo ottenuto risultati notevoli nella riduzione delle morti su strada, ma l’attuale stagnazione è allarmante. Se l’Ue vuole tenere fede ai propri impegni e dimezzare entro il 2020 le vittime che si contavano nel 2010 occorre fare molto di più. La Commissione continuerà a lavorare per portare valore aggiunto, ma anche gli Stati membri devono fare la loro parte. Bisognerà intensificare gli sforzi in termini di campagne informative e di sensibilizzazione”.
Le strade europee sono le più sicure al mondo, ma questo dato può essere migliorato. Il tasso di vittime per milione di abitanti in Europa è di 51 vittime, negli Stati Uniti di 106 e quello mondiale di 174. Tra il 2001 e il 2010 è stato ridotto del 43% il numero di vittime stradali, e dal 2010 di un altro 17%. L’Europa è anche migliorata notevolmente dal 2010 a oggi con 5.500 decessi in meno, ma ad allarmare la Commissione è il numero di riduzione delle vittime tra il 2013 e il 2015 che è praticamente zero.
Saranno prese all’interno di ogni nazione da ora in poi nuove misure per diminuire gli incidenti stradali ed aumentare la sicurezza all’interno dell’Ue.