MIAMI – E’ deceduta oggi Zaha Hadid. Nata a Bagdad il 31 ottobre 1950, si è spenta per un attacco cardiaco in un ospedale di Miami, dove era stata ricoverata in seguito a delle complicazioni per una bronchite. Fu la prima donna a vincere il Premio Pritzker, che in architettura equivale a un Premio Nobel, nel 2004. Vinse anche, per ben due anni consecutivi, il Premio Stirling: nel 2010 per una delle sue opere più celebri, il MAXXI di Roma, e l’anno dopo per la Evelyn Grace Academy, a Londra.
Membro del comitato di di redazione dell’Enciclopedia Britannica ha ricevuto l’onore di una retrospettiva sulla sua opera al Guggenheim di New York oltre che la laurea honoris causa presso l’Università americana di Beirut. Nel 2008 è stata classificata dalla rivista Forbes tra le 100 donne più potenti del mondo mentre, per il suo stile, il Guardian l’ha eletta tra le 50 persone più eleganti del pianeta.
I titoli sono infiniti per la regina incontrastata dell’architettura chiamata anche “la dama delle forme”. I suoi progetti capaci di unire architettura, arte e design sono stati commissionati in tutto il mondo. Da Roma alla Germania ad Hong Kong sono presenti le sue opere. Il museo nazionale delle arti del XXI secolo, di Roma, resta uno dei musei più affascinanti del nostro paese.
Nel corso della sua vita Zana Hadid insegnò in prestigiose università di tutto il mondo come Harvard Graduate School of Design dove occupò la cattedra che fu di Kenzo Tange e presso la Facoltà di Architettura all’University of Illinois di Chicago. Dagli anni ottanta insegnava alla Architectural Association.
Nel 1980 fondò il suo studio, lo Zaha Hadid Architects, con sede a Londra in un ex edificio scolastico vittoriano a Clerkrnwell. Oggi raccoglie 246 architetti di tutto il mondo e secondo BD Insurance Bureaudenti, è al 45 posto nell’elenco dei più importanti studi di architettura del mondo.