L’annuncio è imminente: vedrà prestissimo la luce la Google car realizzata da Chrysler. Si sta definendo proprio in queste ore l’accordo Fca-Google per lo sviluppo dell’auto senza conducente. Si tratta di un’intesa storica, che è destinata a cambiare le strategie del Gruppo Fiat-Chrysler. Auburn Hills diventerà così fornitore di automobili per Mountain View. Le auto fornite dovrebbero in prima battuta essere un centinaio, secondo le indiscrezioni, e nello specifico dovrebbero essere dei van della Chrysler (modello Pacifica) presentati a Detroit in occasione del salone dell’auto.
Pacifica diventerà dunque il modello base su cui sviluppare l’auto che si guida da sola. Grazie a questo progetto il gruppo Fiat si appresta ad entrare nel mondo della connettività, usufruendo così dell’enorme patrimonio informativo ad esso associato. In caso di esito positivo del primo anno sperimentale verrà lanciata la fase della commercializzazione. Nel futuro potremmo quindi avere auto intelligenti che si spostano da sole, fino all’estremo di macchine vuote che si muovono per le città andando a prendere i passeggeri. Presupposto di questa rivoluzione del modo di pensare l’automobile, che potrebbe portare ad una drastica riduzione del parco macchine circolante, è la messa a punto di una sistema dati che protegga l’auto. Ed è qui che interviene Google.
L’accordo con Mountain View potrebbe rivoluzionare anche l’identità del gruppo torinese, più volte accusato di essere scarsamente innovativo e di non saper guardare al futuro. Le trattative con Google sono durate mesi, ma si sono intensificate solo nell’ultimo periodo. L’intesa contemplerebbe anche un compenso che Google dovrebbe riconoscere a Fca per il know-how industriale fornito da Chrysler. Il gruppo di lavoro che seguirà lo sviluppo del progetto in Google sarà guidato da John Krafcik, il ceo della Google car. Come avviene già per i cellulari, che hanno un sistema operativo ma differenti costruttori di hardware, le nuove macchine saranno marchiate Google e avranno l’indicazione di Fca come costruttore.
L’imminente annuncio dell’auto senza conducente si colloca in una fase molto positiva per il gruppo Fca: Ferrari ha pubblicato la prima trimestrale post scorporo, che mostra un utile netto in crescita da 65 a 78 milioni di euro e un minore indebitamento industriale (da 797 a 782 milioni). Risultati che spingono Maranello a rivedere al rialzo gli obiettivi 2016, con fatturato a circa 3 miliardi e margine operativo oltre gli 800 milioni. Altra importante novità in casa Fiat: Marchionne assume anche il ruolo di amministratore delegato di Ferrari, incarico che con grande probabilità manterrà fino al 2018, quando lascerà sia Fca che Maranello.