Furla prepara lo sbarco a Piazza Affari

Borse FurlaFurla si prepara all’ingresso in Borsa e sceglie Tip (Tamburi Investment Partners) come partner con cui realizzare la quotazione. Dopo Technogym e Eataly un’altra azienda del made in Italy si appresta dunque a quotarsi a Piazza Affari. L’operazione è destinata a modificare radicalmente l’assetto societario di Furla, finora azienda di stampo familiare attiva nella produzione di borse e accessori in pelle di proprietà della famiglia Furlanetto. Si tratterà del coronamento di un percorso intrapreso diversi anni fa e finalizzato a rendere l’azienda più manageriale. La nomina di Eraldo Poletto come amministratore delegato nel 2010 ha infatti impresso una forte accelerazione alla crescita del gruppo, grazie alle numerose iniziative strategiche avviate che hanno coinvolto tanto i negozi a gestione diretta quanto quelli in franchising e il settore wholesale.

Ed è così che nel primo semestre 2015 i negozi monomarca Furla hanno raggiunto quota 437 a livello internazionale, grazie all’inaugurazione di 39 nuovi punti vendita localizzati nelle più importanti capitali della moda mondiale in Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente. In linea con la strategia storica di Furla, le nuove boutique sono state inaugurate nelle principali piazze dello shopping, come la Fifth Avenue a New York, Ginza a Tokyo, Mira Mall a Hong Kong e Piazza di Spagna a Roma, solo per citarne alcune. Il gruppo bolognese conta oltre 1.500 dipendenti, numero che potrebbe presto aumentare, per far fronte ad un piano di espansione che per quest’anno prevede numerose nuove aperture (tra cui Londra, Parigi, Shanghai e Melbourne).

Il progetto di quotazione si inserisce in una fase di forte crescita del gruppo, che ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati per quasi 340 milioni di euro (+30% rispetto al 2014) e un Margine Operativo Lordo di oltre 44 milioni (+29% rispetto al 2014). Tip negli scorsi anni ha già partecipato ad altre quotazioni importanti, come quella di Eataly o quella di Moncler. Il suo intervento si sostanzierà in un prestito obbligazionario di 15 milioni di euro che sarà convertito automaticamente in azioni Furla al momento della quotazione. Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto Tip avrà poi il diritto di sottoscrivere direttamente o far sottoscrivere a terze parti un’ulteriore quota di azioni (la cosiddetta tranche “family and friends”).

Dunque, invece di affidarsi ad un semplice consulente finanziario, Furla ha deciso di selezionare un partner (Tip) con cui condividere rischi e opportunità connessi alla quotazione. E’ inoltre prevista l’entrata di Giovanni Tamburi e Alessandra Gritti (rispettivamente presidente e a.d. e vice-presidente di Tip) nel cda di Furla. Tamburi si è detto molto orgoglioso dell’operazione, dal momento che un marchio prestigioso e riconosciuto a livello mondiale come Furla ha scelto Tip come partner per la quotazione. La stessa Furla in passato era stata corteggiata da vari fondi di private equity, ma tutte le offerte erano state scartate. Di poche ore fa è la notizia delle dimissioni di Poletto da a.d. del gruppo. Indubbiamente l’ingresso in Borsa porterà con sé grandi cambiamenti organizzativi.