INDIA – Sarta Kalara è costretta a portare con sé al lavoro la figlia di 15 mesi, Shivani. Per evitare che la piccola si allontani, la lega ad una roccia costringendola così a stare sotto il sole mezza giornata. “Non ho altra scelta – ha affermato la 23enne – Lo faccio per la sua sicurezza”. La bambina infatti rimane da sola per 8 ore, ma essendo legata almeno non rischia di perdersi o di ferirsi con qualche oggetto trovato nelle vicinanze. La triste storia di questa famiglia è stata raccontata dalla madre di Shivani, in un intervista al Metro.
I genitori della piccola sono perfettamente consapevoli che legare una bimba così piccola ad una roccia è una cosa sbagliata, ma questa per loro è l’unica soluzione. Entrambi i genitori lavorano e il fratellino, di 3 anni e mezzo, non è in grado di badare a lei. Così la madre, che lavora assieme al marito per 8 ore spostando rocce e scavando buche per i cavi dell’energia elettrica, ha deciso di portarla con sé al lavoro. Accusata di maltrattamenti, la famiglia ha risposto che non ha nessuno a cui affidare la piccola né tanto meno il denaro per pagare una baby-sitter. “La lego in modo che non arrivi sulla strada”.
Molti genitori in questi territori non avendo possibilità economiche ogni mattina si recano al lavoro portando con sé i propri figli. Ad Ahmedabad, la città dove lavorano i genitori di Shivani, c’è inoltre il pericolo del traffico, per questo preferiscono legare la bambina ad una roccia che rischiare che venga investita per la strada. Una scelta sofferta che devono compiere ogni giorno ma, come ha dichiarato la donna, “non abbiamo altra scelta”. Come per molte altre famiglie, questa è l’unica “infanzia” che possono donare ai loro bambini: solo quando questi compiono 7-8 anni vengono allontanati dai luoghi di lavoro e mandati dai nonni.