Nelle prime ore di questa mattina a Firenze, nella zona del Lungarno Torrigiani, si è creata una voragine di 200 metri di lunghezza per sette di larghezza che ha inghiottito più di venti auto parcheggiate lungo il fiume tra Ponte Vecchio e Ponte delle Grazie. Secondo quanto rilevato, il cedimento sarebbe avvenuto intorno alle 6.30 del mattino, ma le prime avvisaglie c’erano state già da ore. A mezzanotte, infatti, i vigili urbani erano stati avvisati della rottura di un tubo dell’acqua sul Lungarno, che aveva fatto saltare un tombino; poco dopo l’una, era stato dato un nuovo allarme in seguito al guasto di una tubatura di 70 cm di diametro, che avrebbe poi causato il cedimento.
Secondo le prime indagini, infatti, il crollo sarebbe stato la conseguenza di un doppio guasto alle tubature, e sarebbe stato proprio il secondo, che ha interessato la dorsale dell’acquedotto sulla parte sinistra dell’Arno, a generare la voragine. Non si esclude che questa reazione a catena possa essere stata provocata dalla società che gestisce l’acquedotto: dopo il primo guasto, sarebbe stata chiuso l’afflusso generando una pressione d’acqua sulle altre tubature tale da rompere il tubo più importante.
Fortunatamente l’incidente non ha provocato vittime, ma il sindaco Nardella parla di “danni pesantissimi“, dopo aver informato che la pressione dell’acqua è stata abbassata nella maggior parte dei quartieri e addirittura tolta dalle zone dell’Oltrarno e Campo Marte. Intanto gli abitanti degli antichi palazzi lungo l’Arno sono stati invitati ad abbandonare momentaneamente le proprie case, data l’estensione della voragine che rappresenta un pericolo anche per gli edifici.