SINDH (PAKISTAN) – Ûrmilâ, 18enne pachistana, si trovava al suo matrimonio quando ha aggredito la propria famiglia. La causa del gesto sarebbero le nozze stesse, forzate e non volute dalla giovane sposa, già fidanzata con un altro uomo. Secondo i testimoni, la ragazza ha afferrato un’ascia colpendo con violenza la sorella e i genitori. Le condizioni di quest’ultimi sono stabili, mentre per la sorella incinta non c’è stato nulla da fare. A denunciare la neo sposa è stato il fratello maggiore, scampato miracolosamente alla sua furia omicida.
Una storia che forse non avrà mai fine quella dei matrimoni combinati. Questa volta però, a pagarne il prezzo più alto sono state le stesse persone che l’hanno voluto: la famiglia della sposa. La giovane Ûrmilâ è stata obbligata dai familiari a lasciare il fidanzato, con il quale progettava il matrimonio, per sposarsi con un altro uomo. Benché contrariata dalla decisione, la giovane alla fine ha “acconsentito” alle nozze. Durante la celebrazione però, forse istigata dall’ex, ha tentato di fare una strage familiare. I genitori, benché in gravi condizioni, si sono salvati mentre per l’altra figlia, incinta, non c’è stato nulla da fare.
Secondo quanto riportato dai media locali, è stata la sposa stessa a confessare il gesto folle compiuto nei confronti della famiglia. “Mi hanno costretta a sposarmi – ha spiegato – Quell’uomo era un estraneo”. A nulla erano valse le sue proteste, neanche il fatto che fosse fidanzata ed innamorata di un altro uomo ha fatto cambiare idea ai genitori. Così, per vendicarsi, ha colpito mortalmente la sorella e i genitori. Questi sono sopravvissuti solo grazie all’intervento del fratello maggiore della ragazza, che l’ha denunciata poco dopo.