AUSTRALIA – Ben Gerring, attaccato martedì scorso da uno squalo sulla spiaggia di Falcon Beach, nei pressi di Mandurah (Australia), è morto dopo giorni di agonia. Il surfista stava inseguendo un’onda quando un esemplare di squalo bianco gli ha staccato una gamba all’altezza de ginocchio. Nonostante il ricovero d’urgenza e i numerosi tentativi dei medici, il 29enne è morto ieri sera. Nella zona, subito chiusa per tutelare la sicurezza dei bagnati, sono state disposte diverse reti per cercare di catturare l’animale. Giovedì scorso è stato catturato uno squalo bianco di 4 metri ma non è chiaro se si tratta dell’esemplare che ha attaccato il surfista causandone la morte.
Secondo i testimoni, ad attaccare il giocane surfista è stato uno squalo bianco di circa 3 metri. “È stato tagliato a metà – ha raccontato un amico – il sangue ha colorato l’acqua come una nuvola”. Gli altri surfisti presenti sono riusciti a riportarlo a riva, dove sono intervenuti immediatamente i paramedici. In seguito, il giovane è stato trasportato all’ospedale di Perth con l’elicottero. Qui è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici che però non gli hanno salvato la vita.
Subito dopo l’attacco, la zona è stata chiusa a bagnanti e surfisti. Il Dipartimento di Pesca, in accordo con le autorità locali, ha installato diverse reti per cercare di catturare lo squalo. “Vi è una grave minaccia alla sicurezza pubblica” ha riferito un portavoce del Dipartimento. La zona di Mandurah, infatti, è già tristemente nota per gli attacchi degli squali. Nel 2014 è morto un pescatore subacqueo mentre un 13enne è stato azzannato ad un gamba proprio come Ben. Sempre nello stesso periodo, un surfista 18enne ha riportato una profonda ferita al piede.