L’estate è ormai alle porte e in molti stanno già pensando ai posti dove trascorrere le proprie vacanze, tra mare e montagna. Bisogna però tener conto del rovescio della medaglia. In particolare il caldo torrido con il quale arrivano anche insetti fastidiosi, tra cui le zanzare, in grado di rovinare la quiete di una vacanza estiva. Quest’anno c’è però una nuova, terribile, rivelazione: il calabrone killer, o vespa velutina. Si tratta di una tipologia di insetto molto pericolosa, definita addirittura come una “specie aliena” dal momento che non conosce alcun nemico in natura. L’insetto arriva dalla Cina ed è un animale particolarmente aggressivo che colpisce in maniera letale l’uomo. Purtroppo riconoscerlo è piuttosto complesso in quanto si tratta, a livello visivo, di un semplice calabrone. Osservandolo più attentamente, si notano però alcune differenze: prima di tutto il corpo dell’animale è decisamente più piccolo rispetto a quello dei cugini “innocui”, inoltre le zampe sono nere e gialle e le antenne nere.
L’allarme giunge da FederAsma e da Allergie Onlus le quali affermano che il suddetto calabrone, in realtà già presente nelle stagioni passate nel nostro paese in minima parte, quest’anno riempirà maggiormente i nostri cieli. Nella scorsa estate, è passato dalla Francia arrivando poi in Liguria e Piemonte. Il primo segnale d’allarme è stato inviato direttamente dagli apicoltori che hanno evidenziato gli effetti negativi della presenza di questo tipo di insetto nel territorio. Gran parte della dieta della larva della vespa velutina consiste nelle api e questo comporta una minaccia per la biodiversità vegetale e per le agricolture, la cui impollinazione si basa proprio sul lavoro svolto dalle api.
Una reazione allergica causata dalla puntura del calabrone killer è un rischio potenzialmente letale per l’uomo. I soggetti più a rischio sono, ovviamente, gli apicoltori il cui lavoro li porta a registrare fino al 32% delle suddette reazioni. I secondi nella lista sono gli anziani che sviluppano l’allergia agli imenotteri per la loro fragilità fisica. In entrambi i soggetti, in caso di reazione allergica è necessario recarsi in Pronto Soccorso, dove dovrà essere eseguita una visita allergologica approfondita. Nei casi più gravi, inoltre, è necessaria un’immunoterapia, la cui efficacie è del 90-100%. Attualmente, in Italia hanno effettuato il vaccino 13 mila persone tra adulti e bambini. Un valore questo un po’ basso, la cui motivazione risiede nel rimborso non contemplato in alcune regioni come Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
L’ultima spiaggia per combattere la reazione allergica risiede nell’autoiniettore di adrenalina, già utilizzato da moltissimi soggetti allergici agli insetti. Esso permette di iniettare adrenalina nel corpo della persona immediatamente dopo la puntura: il farmaco agisce nel giro di 10 secondi limitando i danni che, diversamente, sarebbero molto gravi, soprattutto nel caso del calabrone killer. Questo prodotto deve essere portato sempre con sé per evitare il famoso shock anafilattico. Per prevenire questa situazione, a chi ha una reazione anafilattica accertata, potrà quindi ricevere gratuitamente dal Sistema Sanitario una confezione di adrenalina.