Oggi, purtroppo, tutti conosciamo la patologia della sclerosi multipla, i suoi danni e la sua componente degenerativa che tende ad attaccare i muscoli fino ad impadronirsi del cervello che diventa incapace di comandare il linguaggio fino a portare in moltissimi casi alla paralisi. Questa malattia colpisce 2 milioni di persone tra qui 400mila in Europa. Le cure mediche non sono mai riuscite a debellare del tutto i sintomi di una malattia che non lascia scampo, ma forse le nuove frontiere della scienza hanno una soluzione.
Arriva dai ricercatori dell’Ottawa Hospital e dell’Università di Ottawa, Canada, una nuova tecnica basata sull’utilizzo delle cellule staminali. La tipologia di intervento porterebbe ad una sorta di congelamento dei sintomi della malattia, esperimento provato. Infatti, il team di Harold Atkins e Mark Freedman, ha sperimentato la cura su 24 pazienti affetti da sclerosi multipla. Delle 24 persone ben 23 sono sopravvissute e 8 hanno mostrato anche miglioramenti superando l’obbiettivo di solo congelamento dei sintomi.
La differenza con le cure precedenti sarebbe una fortissima cura chemioterapica la quale invece di sopprimere unicamente il sistema immunitario del paziente, lo distrugge completamente. In questa maniera la chemioterapia attraversa la barriera ematoencefalica il che permetterebbe di eliminare tutte le cellule compre quelle dannose presenti nel sistema nervoso centrale. Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, poi, ridurrebbe il tasso di ricadute e aumenterebbe la durata della remissione della malattia.
L’unico paziente non sopravvissuto all’esperimento è morto di necrosi epatica e sepsi causata dalla chemioterapia. A questo proposito li esperti non negano che la cura sia ancora in fase sperimentale e che, anche a questo livello, è da tener conto il fatto che il campione di 24 pazienti sia comunque basso per conferire una percentuale esatta di funzionamento della cura.