Milano, ore 8.57, la quiete della periferia viene spezzata da un fatto che ha dell’assurdo quanto del tragico. Non lontano dai Navigli si ode un forte scoppio, proveniente dall’appartamento di una palazzina in via Brioschi 65 nella quale vive, anzi, viveva una famiglia: la madre non ce l’ha fatta. Ma ricostruiamo la vicenda in ogni dettaglio. Secondo una prima ricostruzione dei fatti Micaela Masella, 43 anni, responsabile della scuola di danza del Teatro Carcano, si trovava in cucina quando un’esplosione l’ha travolta togliendole la vita. Le fiamme hanno raggiunto anche il salotto dove si trovavano le due figlie di 7 e 11 anni, mentre il padre, Giuseppe Pellicano, 51 anni, è stato estratto dalle macerie della camera da letto. I tre versano in condizioni non gravi, sebbene ustionati.
Micaela non è l’unica vittima. Lo scoppio è stato tanto forte da assalire i vicini di casa dei Pellicano, una coppia di fidanzati che vivevano in un bilocale di fronte. Riccardo Maglianesi, 28 anni, dottorando alla Bocconi e Chiara Magnamassa, 29 anni, designer di calzature sono stati trovati nel letto coperti da detriti. L’estrazione delle vittime e dei feriti è avvenuta grazie al pronto intervento di alcuni inquilini del palazzo che, con coraggio, hanno sfidato le fiamme che si erano impadronite dell’edificio. Aiutati dai sei poliziotti delle Volanti raccontano cosa i loro occhi hanno dovuto vedere “abbiamo visto una gamba e ci siamo messi a scavare”.
I vigili del fuoco coordinati dal pm Elio Ramondini, affermano di essere quasi certi che l’esplosione sia stata causata da una fuga di gas della cucina dei due fidanzati, probabilmente a causa di un fornello dimenticato acceso. Questa sicurezza si basa sul fatto che ne i vigili del fuoco ne la rete che gestisce il gas, avevano mai ricevuto alcuna segnalazione di perdite, perciò pare che è gravoso incidente sia stato a tutti gli effetti un incidente. Tutt’ora i feriti gravi ammontano a 9. Renzi ha chiamato al sindaco di Milano per esprimere il suo cordoglio.