“Una scena spaventosa, allucinante”. Sono queste le parole a caldo di uno dei soccorritori che ha assistito allo scenario di distruzione in seguito allo scontro frontale tra due treni, avvenuto questa mattina intorno alle 11.30 sul tratto a binario unico tra Corato e Andria, in Puglia. Non si hanno ancora dati certi sul numero delle vittime, e la Protezione Civile stessa ha dichiarato che al momento il bilancio sia ancora in difetto. Nonostante ciò i numeri sono comunque elevatissimi: 23 morti, tra cui uno dei macchinisti, e 50 feriti, estratti dalle macerie dei convogli dai Vigili del Fuoco, 18 dei quali sono gravi. Particolarmente preoccupante è il caso di un bambino di pochi anni portato subito in ospedale con l’elicottero.
Se il bilancio delle vittime è stata, come è ovvio, la prima preoccupazione, ora le autorità pretendono che si faccia chiarezza sulle cause che hanno portato ad un simile disastro. Il ministro dei trasporti Graziano Delrio e ha annunciato una commissione di indagine “per capire le cause di questa tragedia che addolora tutto il paese”. Intanto la Procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. L’entità dell’incidente è tale che anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha deciso di arrivare in Puglia, per chiarire le cause dell’accaduto. “Non ci fermeremo – ha detto – finché non avremo trovato i responsabili. Si uniscono al cordoglio per le vittime anche Matteo Salvini, Laura Boldrini e Sergio Mattarella. Tra le possibili ragioni che hanno condotto i due treni allo scontro frontale, può esserci stata una negligenza nel gestire il ‘blocco telefonico‘, ovvero un sistema di automazione che permette alle stazioni di avvisare dell’arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti.
La gravità dell’incidente ha fatto scattare un allarme pressochè immediato per i soccorsi, che si sono organizzati sul posto con un ospedale da campo, per poi trasferire i feriti negli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie. E’ proprio da Andria che si è divulgata da subito l’emergenza sangue, e ha messo subito in atto una raccolta straordinaria di sangue. Fortunatamente i donatori sono molti, e anche nel Policlinico di Bari i donatori sono in coda. Inoltre l’Als La Asl ha messo in campo un coordinamento psicologico sia sul luogo della tragedia sia negli ospedali in collaborazione con l’Ordine degli psicologi. Un supporto che sicuramente si rivelerà necessario ai superstiti di questo tremendo scontro, che è stato definito da un poliziotto con queste parole: “Ho visto persone morte, altre che chiedevano aiuto, persone che piangevano. La scena più brutta della mia vita”.