SALUTE – Moltissime volte abbiamo sentito parlare di congestione e sin da piccoli i nostri genitori ci hanno spesso spaventati obbligandoci ad attendere almeno 3 ore dopo i pasti prima di immergerci nell’acqua del mare o della piscina. La congestione digestiva è un alterazione dell’equilibrio del circolo sanguigno. Dopo i pasti il nostro organismo tende a convogliare il sangue al livello dell’apparato gastrointestinale permettendo così la digestione.
Il disturbo colpisce infatti l’apparato gastrointestinale e si verifica a causa di grandi sbalzi di temperatura nei quali, per difendersi e proteggersi, il nostro organismo lavora in modo contrario. Si ha così un efflusso di sangue dall’apparato intestinale verso tutto l’organismo con il quale il nostro corpo cerca di termoregolare la temperatura corporea.
La congestione può essere provocata dal consumo di una bibita ghiacciata quando si è molto accaldati oppure da un colpo d’aria fredda quando fa molto caldo o da un bagno in mare dopo un abbondante pasto. Con questi sbalzi termici il nostro corpo è sottoposto a uno shock che può avere conseguenze drammatiche.
Solitamente la persona colpita da congestione digestiva inizia ad impallidire e dopo qualche minuto inizia ad avere forti dolori addominali, con crampi alla bocca dello stomaco, nausea e vomito. Tra i sintomi più comuni ci sono anche l’annebbiamento della vista, capogiri, perdita dei sensi e in alcuni casi è possibile un collasso cardiaco.
I medici consigliano, ai primi segnali, di distendersi con le gambe appena sollevate rispetto alla testa e tenere calda la pancia, appoggiando le mani sull’addome per aiutare a ripristinare il processo digestivo o provando a bere acqua a temperatura ambiente. Conviene comunque cercare un tempestivo soccorso medico essendo la congestione un malessere che può provocare la morte.