REGNO UNITO – Brandon Singh Rayat, un 15enne di origine indiana di Humberstone, nel Regno Unito, è stato trovato impiccato nella sua cameretta dopo essere stato vittima di bullismo. I genitori del giovane sono disperati perché avevano chiesto aiuto, ma nessuno ha voluto aiutarli. “Abbiamo chiesto aiuto a tutti, ma nessuno ci ha voluto ascoltare. Ora è troppo tardi, hanno lasciato che nostro figlio si uccidesse” ha spiegato Mina, madre del 15enne. Brandon infatti era da più di un anno e mezzo che subiva i tormenti dei bulli a scuola, ma anche fuori. Prima di compiere questo tragico atto, il ragazzo veniva insultato e picchiato nell’istituto scolastico che frequentava nel Leicestershire.
Secondo quanto riportato dal Sun, la mamma della vittima ha cercato invano di segnalare gli abusi subiti dal figlio, ma nessuno ha cercato di fermare gli aggressori. I genitori di Brandon hanno allora deciso di fargli cambiare scuola, ma questo non è bastato, in quanto uno dei bulli ha creato una pagina Facebook per lanciare delle minacce sia al suo ex compagno di classe che a sua madre. “Vi ammazziamo, violenteremo tu e tua madre” ha scritto in un post l’adolescente.
Durante quel periodo da incubo, il 15enne non usciva di casa e veniva curato con gli psicofarmaci. Mina ha deciso quindi di chiedere ai medici di disporre per suo figlio un internamento in un centro di igiene mentale, ma i dottori le hanno risposto che sarebbe stata un’idea sbagliata. I medici hanno infatti considerato che Brandon non si sarebbe sentito bene se fosse stato lontano dai suoi genitori. È in corso un’inchiesta sulla morte del giovane, mentre il personale della sua scuola nel Leicestershire e gli psichiatri hanno respinto tutte le accuse a loro rivolte.