In base ai risultati di uno studio francese pubblicato su “Thorax”, l’asma ha un nuovo “nemico”: gli insaccati. I ricercatori hanno scoperto che assumerne più di 4 porzioni a settimana rischia di peggiorare i sintomi della malattia (difficoltà respiratorie, fiato corto e senso di oppressione al petto) fino a portarla ad un netto peggioramento. “Si tratta di uno studio osservazionale – hanno puntualizzato gli autori – che quindi non porta a una conclusione sicura sul rapporto causa-effetto”.
Secondo i ricercatori, sarebbero i nitriti presenti negli insaccati ad aggravare le patologie respiratorie. La loro teoria si basa su uno studio epidemiologico condotto per oltre 20 anni su più di 2 mila pazienti asmatici, i loro parenti e un gruppo di controllo. I risultati pubblicati fanno rifermento ad un campione di 971 persone (49% uomini e 51% donne) per i quali sono state raccolte informazioni sulla dieta, sull’indice di massa corporea (BMI) e sull’andamento dei sintomi dell’asma nello scorso anno. Dopo una “correzione” dei dati da possibili elementi confondenti legati a fumo, attività fisica, età, sesso e livello di istruzione, è emerso che le persone che consumano più di 4 porzioni settimanali di insaccati hanno una probabilità del 76% di aggravare i sintomi della malattia.
Fin da quanto la ricerca è stata resa pubblica, gli autori hanno avvertito che i dati, e quindi il legame tra asma e insaccati, devono ancora essere verificati dal momento che ci sono molti fattori implicati nella relazione. I risultati emersi non vanno comunque sottovalutati ed il consiglio per evitare un peggioramento significativo dei sintomi è quello di seguire un dieta varie e di non superare i 70 grammi al giorno di carne rossa o processata. Per quanto riguarda la correlazione della malattia con obesità e sovrappeso, è emerso che la loro implicazione è pari “solo” al 14%.